Idrogeno verde, chiusi i bandi Pnrr ma coprono solo un quinto delle richieste

Il Mite ha ricevuto oltre 90 proposte progettuali in ricerca e sviluppo, per oltre 240 milioni di euro. Ma le risorse a disposizione si fermano a 50

[20 Maggio 2022]

Il ministero della Transizione ecologica ha lanciato lo scorso marzo i bandi per accedere alle risorse stanziate dal Pnrr sull’idrogeno verde, riscuotendo uno straordinario successo. Il valore complessivo delle richieste supera infatti i 240 milioni di euro, a fronte dei 50 resi disponibili.

L’investimento 3.5 (M2C2) del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegna infatti 30 milioni di euro alle imprese private e 20 milioni agli enti di ricerca pubblici con l’obiettivo di finanziare lo studio in materia di idrogeno da fonti rinnovabili, migliorando la conoscenza delle relative tecnologie in tutte le fasi (produzione, stoccaggio e distribuzione).

Il Mite, invece, ha ricevuto 39 proposte di ricerca fondamentale in risposta al bando rivolto agli enti di ricerca e alle università, con una richiesta di 116 milioni di euro a fronte dei 20 milioni messi a disposizione dal Pnrr: i progetti presentati in questo ambito puntano all’acquisizione di nuove conoscenze teoriche e sperimentali su temi di frontiera che spaziano dallo sviluppo di tecnologie per produzione di idrogeno verde alla sua trasformazione in derivati e combustibili green, dallo sviluppo di celle a combustibile ai sistemi di stoccaggio e trasporto dell’idrogeno.

Si registra una sovrabbondanza di richieste d’accesso anche per il bando rivolto alle imprese, verso il quale sono stati presentati 56 progetti di ricerca industriale, per 126 milioni di euro a fronte di una dotazione di 30 milioni di euro.

Non si prevede comunque lo stanziamento di altre risorse: i contratti di ricerca e sviluppo verranno aggiudicati entro la fine di giugno 2022, informano dal ministero.