Il Movimento 5 Stelle: «Con gli ecobonus al 65% fino al 2020 possibili 1,6 milioni di posti di lavoro»
Convegno con le associazioni del settore: «Produzione diretta ed indiretta di 240 miliardi di euro»
[18 Luglio 2013]
5 Stelle hanno organizzato a Roma il convegno “Efficienza energetica e sviluppo economico”, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria delle realtà produttive italiane, ed è stato sottolineato che «Prolungare l’ecobonus fino al 2020 con una normativa orientata a promuovere l’uso delle tecnologie più efficienti significherebbe aumentare la produzione diretta e indiretta nazionale di 240 miliardi di euro e creare oltre 1,6 milioni di posti di lavoro, con un incremento del Pil medio dello 0,6%».
Al convegno che ha concentrato l’attenzione sul destino delle detrazioni fiscali contenute nel Ddl n. 783 di “Conversione in legge del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010”, approvato dal Senato e attualmente in esame alla Camera, si è discusso di come «Individuare un percorso di scelte politiche condivise su temi di interesse generale che possano sostenere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei cittadini».
I parlamentari pentastellati dicono che «L’approvazione da parte del Senato di una proroga di soli 6 mesi all’ecobonus non garantisce infatti alcuna programmabilità al comparto produttivo italiano, limitando il singolo cittadino nell’accesso agli incentivi per gli interventi nel breve periodo. È questo il risultato di una politica disarticolata e incapace di cogliere i benefici generabili da un simile strumento. Nei primi 5 anni di attività, l’ecobonus ha invece sostenuto le attività imprenditoriali nei vari settori industriali, generando occupazione (50.000 i nuovi occupati nel solo 2008 secondo stime Cresme) e contribuendo significativamente all’emersione del “sommerso”. A un risparmio energetico pari a quasi 10.000 GWh/anno è inoltre corrisposta nel solo 2011 un’effettiva riduzione dei costi della bolletta energetica pari a 220 milioni di euro. Senza contare, poi, le ricadute che questo provvedimento ha prodotto nel settore sanitario-ambientale con la riduzione delle emissioni in atmosfera».
I capigruppo della X Commissione di Senato e Camera, Gianni Girotto e Mattia Fantinati, chiedendo alla politica una risposta autorevole e forte per la stabilità della detrazione almeno fino al 2020. “Non vogliamo credere che nel 2013 possano esserci ancora lobbies di petrolio, gas e carbone che impongono consumi elevatissimi per riscaldarci d’inverno, rinfrescarci d’estate e far funzionare tutto ciò che necessita di elettricità, ancora in gran parte generata tramite fonti convenzionali».
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Nicola Morra, conclude: «Gli elementi che abbiamo raccolto, come la possibilità di creare 1,6 milioni di posti di lavoro con la stabilità del provvedimento, non possono essere sottovalutati dalla politica, ma devono spingerci a lavorare per individuare ogni convergenza su idee e proposte . Il M5S si concentrerà nei prossimi giorni per garantire la stabilità del provvedimento, consentire una programmazione a medio termine e sostenere uno sviluppo sostenibile del Paese».