In Val Meduna si affaccia una nuova Comunità energetica, a sostegno dei più deboli

Tre Comuni uniscono le forze insieme a Legambiente, Kyoto club e AzzeroCO2, per dare sollievo alle famiglie residenti in condizioni di povertà energetica

[16 Dicembre 2022]

Solo nel corso di quest’anno il Governo ha impegnato risorse pubbliche pari ad almeno 38,9 mld di euro per far fronte alla crisi energetica. Risorse che sono state destinate a calmierare le bollette di utenze alimentate in maggioranza dai combustibili fossili, quando paradossalmente la crisi in corso è legata proprio al gas fossile.

Si potrebbe fare diversamente? Legambiente stima che gli stessi soldi avrebbero permesso di realizzare almeno 194mila piccoli impianti fotovoltaici da 50 kW, in grado di coprire i consumi di circa 5,8 milioni di famiglie: quasi il doppio di quelle che in Italia oggi si trovano in una condizione di povertà energetica.

Ma se il Governo non ci pensa possono farlo i Comuni, forti dell’aiuto ambientalista. È quanto sta avvenendo in Val Meduna, dove i sindaci di Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra e Meduno – coadiuvati da Legambiente Friuli Venezia Giulia – hanno firmato un protocollo d’intesa con Legambiente, Kyoto club e AzzeroCO2 per costituire una Comunità energetica rinnovabile e solidale.

Le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) rappresentano infatti uno strumento privilegiato per fare forma a una democrazia dell’energia che crei sviluppo a livello locale: si tratta di un nuovo soggetto giuridico, delineato dal recepimento della direttiva europea Red II un anno fa, costituibile a partire da un gruppo di singoli soggetti – come famiglie, stabilimenti produttivi e Comuni – che decidono di autoprodurre, accumulare e scambiarsi energia generata da fonti rinnovabili, nello spirito di una vera comunità e aprendo al contempo realizzazione di nuovi modelli di business.

In questo caso si parla di Comunità energetica rinnovabile e solidale (Cers) perché i tre Comuni hanno voluto da subito sottolineare la volontà di recare sollievo alle famiglie residenti in condizioni di povertà energetica, per quanto sarà possibile con le entrate derivanti dai benefici economici previsti.

Sarà il Comune di Tramonti di Sotto, delegato quale capofila dagli altri due comuni, a guidare questo percorso che si avvarrà della collaborazione tecnica e dell’animazione territoriale offerta da Legambiente Italia, da Kyoto club e da AzzeroCO2 gratuitamente con lo scopo di condurli fino alla costituzione formale della Cers ed alla partecipazione al prossimo bando Pnrr riservato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Il lavoro di costituzione della Comunità è stato avviato già dallo scorso mese di giugno con una prima assemblea pubblica molto partecipata a Tramonti di Sotto, che ha visto da subito il coinvolgimento convinto e deciso di tutte le tre amministrazioni che in questi mesi sono state impegnate a censire gli immobili da inserire nella comunità e a rilevare i rispettivi consumi elettrici per verificarne le potenzialità produttive di energia rinnovabile.

I tre comuni potranno godere di tale servizio gratuito avendo superato una fase di selezione nazionale, in attuazione del progetto BeComE di Legambiente Italia, cui partecipano altri 9 comuni italiani, grazie al quale sarà possibile lo scambio comunitario di energia rinnovabile consentendo ai cittadini ed alle amministrazioni di diventare protagonisti della loro rivoluzione energetica.

Sarà un percorso complesso che vedrà coinvolti quei cittadini e quelle imprese dei tre comuni che vorranno partecipare alla comunità come produttori con i loro impianti fotovoltaici o come semplici consumatori, potendo così avvantaggiarsi dei benefici economici forniti dal Gse.

Un primo concreto passo verso la seconda Comunità energetica del Friuli Venezia Giuliam, che potrà costituirsi non appena saranno emanati i tanto attesi decreti attuativi nazionali annunciati dal nuovo ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, per la fine dell’anno.