Industria e servizi, nelle partecipate pubbliche il valore aggiunto per addetto raddoppia

Complessivamente, le imprese a controllo pubblico generano oltre 58 miliardi di valore aggiunto l'anno

[3 Febbraio 2022]

Calano le società partecipate dal settore pubblico anche se cresce (poco) il numero degli addetti, dai quali arriva un contributo all’economia italiana decisamente superiore alla media.

Nonostante la vulgata popolare sia spesso pronta ad affibbiare alle partecipate pubbliche l’etichetta dell’inefficienza, i nuovi dati Istat sul comparto (aggiornati al 2019) mostrano una realtà completamente opposta: il valore aggiunto per addetto delle controllate pubbliche ha toccato quota 104.681 euro, contro i 48.900 euro del totale delle imprese dell’industria e dei servizi.

Più nel dettaglio, nel 2019 le unità economiche partecipate dal settore pubblico sono 8.175, il 3,9% in meno rispetto al 2018, mentre cresce a quota 932.714 (+0,9%) il numero degli addetti. Si riduce, in particolare, il numero di partecipate pubbliche attive nei settori dell’industria e dei servizi (in tutto 5.779, -5%) e di quelle partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale (-6%). Che sono molte rispetto al totale.

Su 5.779 partecipate attive settori dell’industria e dei servizi, sono infatti 3.968 (-6,4%) – con 431.216 addetti (+3,8%) – quelle partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale o, altrimenti, appartenenti a gruppi con al vertice un ente territoriale (partecipate locali).

Di che cosa si occupano? Il settore Attività professionali, scientifiche e tecniche è ancora quello con il maggior numero di partecipate locali (603, -6,5% con 12.096 addetti). Seguono la Fornitura di acqua; rete fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (586 imprese partecipate e 80.526 addetti) e il Trasporto e magazzinaggio (422 imprese partecipate e 85.404 addetti). L’industria registra un forte decremento, rispetto al 2018, di imprese partecipate locali, con un calo del 26,8% delle Attività manifatturiere.

Simili proporzioni si mantengono anche tornando a guardare all’intero complesso delle 5.779 partecipate analizzate dall’Istat: con il 14,5% di imprese e il 2,6% di addetti il settore delle Attività professionali, scientifiche e tecniche si conferma il settore di attività economica con il maggior numero di imprese attive partecipate, seguito da quello della Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (12,7% di imprese e 11,1% di addetti). In termini di addetti il settore più rilevante è invece il Trasporto e magazzinaggio (10,7% delle imprese partecipate e 30,4% di addetti). Le imprese attive partecipate senza occupazione (pari al 26,6% del totale) diminuiscono del 2,1% rispetto al 2018. Il 92,4% degli addetti delle partecipate pubbliche è concentrato nella classe con almeno 100 addetti, con una prevalenza in termini di imprese nella Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (205 imprese partecipate e 86.117 addetti) e in termini di addetti nel Trasporto e magazzinaggio (262.916 addetti e 148 imprese partecipate).

Complessivamente, al netto delle attività finanziarie e assicurative, le imprese a controllo pubblico generano oltre 58 miliardi di valore aggiunto (il 7% di quello prodotto dai settori dell’Industria e dei Servizi) con una crescita del 3,2% rispetto al 2018: i settori più rilevanti si confermano la Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che realizza nel 2019 il 65,8% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (66,1% nel 2018), la Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento, con il 60,2% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (60,8% nel 2018) e l’Attività estrattiva, con un valore aggiunto pari al 63,8% (66,8% l’anno precedente).

l valore aggiunto per addetto è di 104.681 euro (100.706 nel 2018), valore fortemente influenzato dal settore della Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, in cui si concentrano le grandi aziende di Stato; al netto di tale settore, la produttività delle controllate pubbliche resta comunque elevata, a quota 79.697 euro.