Investire nell’industria verde per mantenere lo slancio verso la sostenibilità in Europa
Sviluppare una politica industriale completamente verde per diventare una potenza tecnologica pulita e competitiva a livello globale
[8 Novembre 2023]
L’Unione europea si è impegnata a raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità nei prossimi decenni, compreso il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Ma l’European Environment Agency (EEA) ricorda che «Questa transizione richiede ingenti investimenti mentre i bilanci pubblici sono sottoposti a una pressione crescente a causa delle esigenze di sicurezza, dell’inflazione, dell’invecchiamento della popolazione e di altre priorità».
Per questo l’EEA ha pubblicato il nuovo briefing “Investments in the sustainability transition: leveraging green industrial policy against emerging constraints” nel quale esamina questa sfida e identifica gli investimenti nelle tecnologie e nell’industria green viste come «Soluzioni chiave per accelerare gli investimenti e i progressi verso gli obiettivi dell’European Green Deal».
l briefing dell’EEA guarda al prossimo ciclo politico dell’Ue e analizza le principali sfide e opportunità per garantire che si continui ad attuare l’European Green Deal europeo in un contesto di richieste sociali concorrenti e crescenti preoccupazioni in materia fiscale. sostenibilità delle politiche pubbliche.
L’EEA è convinta che «Una nuova politica industriale verde dell’Ue può essere una delle leve per evitare la battuta d’arresto negli investimenti verdi. Inoltre, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, gli investimenti sia nel settore pubblico che in quello privato devono essere rapidamente aumentati, soprattutto nei settori dell’edilizia e dei trasporti». E guardando alle politiche nazionali – aggiungiamo noi – quelle italiane sembrano andare in tutt’altra direzione.
Il briefing dell’AEA sottolinea che «La proposta del Net-Zero Industry Act (NZIA) nel 2023 può essere un primo passo. L’Ue deve adottare la prospettiva del “mercato unico” per sviluppare una politica industriale completamente verde. Per diventare una potenza tecnologica pulita e competitiva a livello globale, l’Europa non può fare affidamento su misure nazionali frammentate poiché queste non guideranno gli investimenti privati nelle tecnologie pulite nella misura e alla velocità necessarie. Invece, l’Ue potrebbe prendere esempio dagli Stati Uniti creando un’istituzione simile all’Agenzia statunitense per i progetti di ricerca avanzata con il mandato di promuovere progetti di sviluppo ad alto rischio in fase iniziale per nuove tecnologie pulite».
Il briefing EEA conclude. «La progettazione e l’attuazione di una nuova politica industriale verde, nell’ambito della politica ad alto livello di “autonomia strategica aperta”, può essere una delle leve per evitare possibili blocchi negli investimenti pubblici verdi e per aprire la strada a un impegno più profondo del settore privato settore nella transizione verso la sostenibilità. Nel 2023, la NZIA ha proposto di dare priorità allo sviluppo della produzione strategica a tecnologia pulita che può rappresentare un primo passo nel percorso. Inoltre, la creazione di una politica industriale verde globale dovrebbe basarsi sulla più grande risorsa dell’Europa: il mercato unico. Per raggiungere una potenza tecnologica pulita e competitiva a livello globale, l’Europa non può fare affidamento su misure nazionali frammentate perché non guideranno gli investimenti privati nelle tecnologie pulite nella misura e nella velocità necessarie. Le “politiche orizzontali” del mercato unico sono cruciali poiché le “politiche verticali” mirate stabilite dalla NZIA, come autorizzazioni, appalti pubblici e competenze, non saranno sufficienti a fornire risultati nella scala richiesta».