Kokono, la “zucca vuota” disegnata in Italia che combatte la mortalità infantile in Uganda
Si tratta di una culla multiuso in plastica biodegradabile, pensata per&assieme agli utilizzatori finali
[27 Ottobre 2022]
A differenza dell’Italia, un Paese segnato da un ormai marcato calo della popolazione caratterizzato da un costante declino delle nascite, l’Uganda deve fare i conti con 4.956 nuovi nati al giorno ed una crescita della popolazione del 3% annuo.
Si tratta di un picco del già elevato tasso di fertilità dell’Africa sub-sahariana (5,2 figli per donna), un’area dove si concentra circa la metà dei più poveri del pianeta.
Non a caso l’Uganda soffre di un elevato tasso di mortalità infantile, sul quale incidono in particolar modo malattie infettive (malaria e non solo), incidenti domestici dovuti all’assenza di riparo specifico per i neonati, attacchi di animali (insetti, rettili, roditori).
Si tratta di un contesto che è difficile da affrontare con soluzioni immediatamente percorribili dal basso, ma la chiave di volta per provarci è proprio quella di coinvolgere in primis i diretti interessati.
È da questa consapevolezza che nel 2018 ha preso vita Kokono – che in un dialetto ugandese significa “zucca vuota” –, una culla pensata e brevettata dall’italiana De-Lab (una società benefit e b-corp) per funzionare in contesti di povertà e mitigare rischi che gravano sulla mortalità infantile.
Durante una serie di focus-group che hanno coinvolto quasi 200 persone in 4 distretti dell’Uganda, dal confronto con le comunità locali è emersa la necessità di realizzare un oggetto dal design multi-funzione (si utilizza come culla portatile, come letto, come vasca per il bagno e come spazio per il gioco), ed un prezzo accessibile; in aggiunta a questi aspetti, la scocca di Kokono è prodotta in plastica biodegradabile, il tutto senza intaccare la shelf-life dell’oggetto che rimane la stessa della normale plastica di largo consumo.
Kokono è dunque una culla pensata per&assieme agli utilizzatori finali, disegnata in Italia e prodotta in Uganda. Tutto parte grazie alla vittoria nel 2018 del bando Aics “Idee nnovative per lo sviluppo”, che ha fornito il capitale necessario all’acquisto dello stampo di Kokono. Successivamente, un crowdfunding condotto nel 2020 ha permesso di ampliare la base di supporter del progetto e, infine, la vittoria del bando Coopen di Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo ha permesso di ingaggiare un partner non-profit nel progetto: Amref Health Africa.
Concretamente, Kokono ha iniziato le vendite nell’aprile di quest’anno: anche per la distribuzione del prodotto, la collaborazione attiva con le realtà locali è fondamentale, passando dal coinvolgimento sia di associazioni, orfanotrofi, ospedali, cliniche e agenzie Onu – che acquistano le culle in grandi quantitativi e per impiegarle in progetti in loco – sia degli utilizzatori finali, cioè le famiglie ugandesi, che possono trovare le culle a Kampala, nel negozio sito nel quartiere di Kabalagala, o attraverso i distributori affiliati, oppure online nel marketplace Jumia.
L’ambizioso obiettivo finale è poter allargare la rete di distribuzione partendo da Kampala, fino a raggiungere le aree più remote del Paese, dove il bisogno è molto sentito: la corsa alla diffusione di Kokono è dunque appena iniziata, ma rappresenta già un caso scuola per un nuovo modo di fare impresa in modo sostenibile.
di Lucia Dal Negro per greenreport.it