La crisi climatica taglia (di nuovo) i raccolti dalle campagne italiane
Coldiretti: «Si registra un taglio del 10% della produzione di grano mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, in difficoltà anche i frutteti con le ciliegie in calo del 60%»
[2 Agosto 2023]
Sulla base dei dati messi in fila nell’European severe weather database (Eswd), la Coldiretti osserva che nel secondo trimestre di quest’anno «ben 854 eventi estremi, fra grandinate, nubifragi e alluvioni hanno tagliato le produzioni agricole della fattoria Italia».
Secondo la più grande associazione di rappresentanza degli agricoltori italiani, questo si traduce in «un taglio del 10% della produzione di grano mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno ma in difficoltà anche i frutteti con le ciliegie in calo del 60% per l’alluvione che ha colpito la Romagna, la fruit valley italiana, ma anche per le piogge intense in Puglia e Campania».
Il moltiplicarsi degli eventi meteo estremi a causa della crisi climatica in corso, spaziando dalla siccità alle ondate di calore alle bombe d’acqua, continua dunque a peggiorare lo scenario per l’agricoltura nazionale; tant’è che da Coldiretti stimano già che, nel corso del 2023, i relativi danni «supereranno i 6 miliardi di euro dello scorso anno».
«I cambiamenti climatici – concludono dall’associazione – impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm, ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr».