Non passano gli emendamenti per la proroga delle concessioni al 2039

La geotermia resta fuori dal Milleproroghe

Mazzeo: «Siamo in attesa di sapere se il ministero della Transizione ecologica darà parere positivo»

[22 Febbraio 2022]

Con 369 voti a favore e 41 contrari, la Camera ha confermato ieri la fiducia al Governo sul decreto Milleproroghe, che ora continuerà l’iter di conversione in legge – da completarsi entro il 28 febbraio – al Senato: lo farà però senza allungare la vita alle concessioni geotermiche in essere, con scadenza al 2024.

Un mese fa, esponenti sia del Partito democratico sia della Lega avevano annunciato l’introduzione di proposte emendative per sostenere la necessità di proroga delle concessioni, che sono state poi effettivamente presentate alla Camera nelle commissioni riunite I-V, sotto forma di due interventi identici nel testo ma con proponenti distinti.

Sia la proposta emendativa 11.65 (firmata da Manfredi Potenti ed Elena Lucchini) sia la proposta 11.89 (avanzata da Stefano Ceccanti, Lucia Ciampi, Susanna Cenni, Luca Sani, Laura Cantini, Rosa Maria Di Giorgi e Umberto Buratti) chiedevano di intervenire sull’articolo 5 del decreto Milleproroghe, chiedendo una proroga delle concessioni geotermiche «al massimo sino al 31 dicembre 2039, in connessione ai piani di investimento pluriennale programmati e agli ammortamenti degli impianti e degli investimenti effettuati, in corso e programmati previsti in tali piani di sviluppo e sulla base delle linee guida da adottarsi dalle regioni entro novanta giorni».

Gli emendamenti però non sono stati approvati, e infatti non sono presenti nel testo approvato dalle commissioni e in seguito dall’aula della Camera.

«Non conosco nel dettaglio le motivazioni per cui non è stato accettato l’emendamento nel Milleproroghe – commenta il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo – Ma sono certo che il senatore Parrini l’ha ripresentato al Senato, sulla conversione del decreto Sostegni-ter. Siamo in attesa di sapere se il ministero della Transizione ecologica (Mite) darà parere positivo: politicamente stiamo lavorando perché ciò avvenga».

La geotermia rappresenta infatti una risorsa mineraria che è patrimonio indisponibile dello Stato, con il rilascio delle concessioni che è sì delegato alle Regioni ma con modalità fissate da leggi nazionali.

«Al di là dell’importante supporto di tutti i sindaci – aggiunge il primo cittadino di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine – vorrei fare un ringraziamento ai presidenti Giani e Mazzeo. L’emendamento è nato su iniziativa della Regione Toscana e dei parlamentari del Partito democratico, che poi hanno trovato convergenze con la Lega. L’emendamento è stato cassato per motivazioni tecniche, cioè non si può prevedere una proroga ora su una concessione che scadrà nel 2024. Sempre i soggetti di cui sopra proveranno a reinserirlo, alla luce delle indicazioni avute, come detto da Mazzeo».

Andando oltre alle dinamiche sugli emendamenti, anche secondo quanto risulta alla nostra redazione il dossier è in mano al ministero competente che, col supporto attivo della Regione Toscana, sta acquisendo tutte le informazioni utili per valutare la proroga delle concessioni geotermiche.

Si tratta di un tema particolarmente importante per la Toscana – dove le tecnologie geotermiche sono nate oltre due secoli fa, e dove si concentrano tutte le centrali geotermoelettriche al momento attive nel Paese – ma anche per l’Italia intera, soprattutto in una fase dove la crisi energetica già in corso rischia di subire nuovi contraccolpi a causa delle tensioni che si stanno sviluppando lungo il confine ucraino con la Russia (dalla quale arriva circa il 50% del gas consumato in Italia).

Già oggi la geotermia rappresenta infatti una fonte rinnovabile autoctona, in grado di coprire il 34% dei consumi regionali di elettricità toscani, pari al 70% di tutta l’elettricità da fonti rinnovabili prodotta in Toscana, mentre a livello nazionale Terna informa che nell’ultimo mese è arrivata dalla geotermia toscana il 6% di tutta l’elettricità generata in Italia a partire da fonti rinnovabili. Energia che, al contrario di quanto accade con le fonti rinnovabili intermittenti, è disponibile ogni ora e giorno dell’anno indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.