La Germania destinerà (per legge) il 2% del territorio allo sviluppo dell’eolico onshore
«La Germania vuole un’enorme espansione dell’eolico onshore, e il Governo comprende pienamente che ciò richiede un percorso autorizzativo più rapido per i nuovi parchi eolici»
[18 Gennaio 2022]
Mentre in Italia le rinnovabili arrancano, con le installazioni di nuovi impianti sono rallentate ovunque dalle sindromi Nimby e Nimto, dalla burocrazia ai veti delle Soprintendenze, la Germania ha deciso di cambiare le regole del gioco per dare concretezza alla transizione ecologica.
Il neoministro tedesco dell’Economia e della protezione climatica, il Verde Robert Habeck (nella foto, ndr), ha presentato nei giorni scorsi un piano legislativo che punta a raggiungere il 100% di fonti rinnovabili per la produzione di elettricità entro il 2035 – a confronto, l’Italia ambisce al massimo a conseguire l’obiettivo necessario per rimanere nell’ambito del Green deal europeo, pari al 72% di rinnovabili nel mix elettrico al 2030 –, annunciando appositi interventi legislativi per conseguire la meta.
Per misurare la portata dall’ambizione, basti osservare che in tutta Europa sono stati installati 11,8 GW di eolico onshore nel corso del 2020, mentre la Germania punta a installare nuovi impianti solo sul suo territorio per un ammontare pari ad almeno 10 GW l’anno, ogni anno fino al 2030.
«L’Energiewende sta ruggendo di nuovo – commenta il ceo di WindEurope, Giles Dickson – La Germania vuole un’enorme espansione dell’eolico onshore, e il Governo comprende pienamente che ciò richiede un percorso autorizzativo più rapido per i nuovi parchi eolici, che intende traguardare al più presto con una nuova legge dedicata all’eolico onshore».
La legge in questione sarà varata prima dell’estate, e prevede di destinare il 2% di tutto il territorio tedesco all’installazione di impianti eolici onshore (ovvero sulla terraferma).
La proposta prevederà anche per garantire che l’espansione dell’eolico non vada a scapito della protezione dell’ambiente e delle specie, pur sapendo che il “rischio zero” non esiste e che la lotta alla crisi climatica è una parte essenziale per la difesa della biodiversità
Attualmente i ricorsi legali contro i permessi per l’energia eolica, spesso presentati sulla base della legge tedesca sulla protezione della natura, rappresentano infatti un pesante ostacolo per l’approvazione di nuovi parchi eolici. Il Governo punta così a trovare un nuovo equilibrio tra protezione del clima e protezione di paesaggio e biodiversità: una sfida che richiederà una stretta collaborazione tra Ong, industria e cittadini, ha sottolineato Habeck.