La pandemia impatta su Maire Tecnimont, ora con NextChem punta alla crescita verde
Dopo le ricadute negative legate a Covid-19 il gruppo punta a ad accelerare l’impegno a supporto della transizione energetica e dell’economia circolare
[11 Marzo 2021]
Il gruppo Maire Tecnimont, una delle più importanti multinazionali italiane attive nei settori dell’ingegneria e in particolare dell’energia, ha subito importanti impatti legati alla pandemia Covid-19 sia a livello economico che finanziario: il cda ha approvato ieri il progetto di Bilancio di esercizio ed il Bilancio consolidato del gruppo per il 2020, che chiudono rispettivamente con una perdita di esercizio pari a 13,2 milioni di euro ed un utile netto consolidato di 54,2 milioni, a fronte di ricavi pari a 2,63 miliardi.
In questo contesto, l’esposizione del gruppo sul fronte degli idrocarburi – la cui domanda a livello globale è crollata sotto il peso della pandemia e soprattutto delle relative misure di contenimento – ha influenzato non poco l’andamento dell’ultimo anno.
Analizzando l’andamento economico delle business unit di Maire Tecnimont, il gruppo mostra infatti che quella relativa agli Idrocarburi è assolutamente preminente: qui si concentrano ricavi per 2,56 miliardi di euro. Per la business unit dedicata all’Energia verde invece «i ricavi ammontano a €74,3 milioni a seguito della conclusione delle commesse in portafoglio nel settore delle fonti rinnovabili per impianti di grandi dimensioni non ancora sostituite da nuove acquisizioni e dalla conclusione di un’iniziativa nell’ambito ospedaliero, oggetto di cessione nel corso del secondo trimestre 2020. Contemporaneamente – aggiungono da Maire Tecnimont – si è registrata una leggera crescita delle attività della controllata NextChem la quale, nel corso dell’esercizio, ha impresso una ulteriore accelerazione nel processo di rafforzamento tecnologico grazie agli accordi di cooperazione sottoscritti con varie controparti italiane ed internazionali».
Come dettagliano dal gruppo, anche nel campo dell’economia circolare, in aggiunta alle attività di ingegneria per i progetti Eni di Waste to chemical, NextChem ha siglato:
- un accordo con Lanzatech (Usa) per promuovere la produzione di etanolo circolare, secondo il quale NextChem licenzierà in esclusiva la corrispondente tecnologia in Italia ed in alcuni mercati esteri.
- un accordo strategico con il gruppo Hera per la fornitura della tecnologia, dell’ingegneria e dei servizi Epc (Engineering, procurement and construction) per la realizzazione di un impianto che utilizzerà la tecnologia proprietaria di Upcycling MyReplastTM
- un protocollo d’intesa con Indian Oil Corporation Ltd. finalizzato allo sviluppo di progetti industriali basati sulle tecnologie proprietarie per industrializzare il settore dell’economia circolare in India.
- un protocollo d’intesa con Enel green power per la produzione di idrogeno verde utilizzando energia rinnovabile prodotta da un impianto solare negli Stati Uniti. NextChem sarà partner tecnologico e di ingegneria, oltre che full turnkey Epc contractor.
«Le iniziative avviate dalla controllata NextChem, grazie agli accordi di cooperazione e sviluppo sottoscritti nel corso del 2020 con primari partners nazionali ed internazionali, sono destinate ad avere una significativa evoluzione nei prossimi mesi – chiosano da Maire Tecnimont – mentre proseguono con un forte impulso le attività di sviluppo e validazione di nuove tecnologie proprietarie nonché le iniziative commerciali nei settori dell’economia circolare, dei biocarburanti e della conversione di rifiuti in prodotti chimici».