La transizione ecologica piace agli elettori italiani di centro, destra e sinistra

Un’analisi dell’opinione pubblica per appartenenza politica rispetto alla transizione verde

[14 Luglio 2022]

Il rapporto “Transizione ecologica: l’opportunità di ripresa che accomuna centro, destra e sinistra”, pubblicato oggi da ECCO, il think tank italiano per il clima, e More in Common hanno analizzato «Il sentimento dell’opinione pubblica rispetto ai temi ambientali nel contesto attuale caratterizzato dalla ripresa post-Covid e dalla crisi energetica» e ne è venuto fuori che «Crescita economica, aumento del benessere e creazione di nuovi posti di lavoro, sono percepiti come vantaggi della transizione, con percentuali positive sia per il centro sinistra che per il centro destra. Uniformità di giudizio convinto rispetto alla necessità di incentivi economici e all’attenzione verso le classi sociali meno abbienti che non devono pagare il prezzo più alto nella transizione».

L’analisi, realizzata da Ipsos, si è svolta a maggio e giugno  attraverso una serie di focus group e un’indagine demoscopica. ECCO evidenzia che «La scomposizione del campione per credo politico ha permesso di indentificare i temi che accomunano l’elettorato italiano. I dati indicano la necessità di affrontare il tema ambiente non solo da un punto di vista di tutela del territorio e delle sue biodiversità, ma anche da un punto di vista economico, occupazionale, di competitività del sistema paese e di sicurezza.

Ecco i messaggi e numeri chiave del rapporto:

Il cambiamento climatico riguarda tutti, indipendentemente dal pensiero politico o dalla situazione economica (molto, abbastanza d’accordo): 79% elettori di sinistra, 93% elettori del PD, 79% elettori del M5S, 88% elettori di centro, 79% elettori di Fratelli d’Italia e Lega, 77% indecisi e non voto

I temi ambientali sono trasversali e interessano tutto l’elettorato.. E’ necessario agire per affrontare il cambiamento climatico per migliorare la nostra salute (Molto + abbastanza d’accordo): 78% elettori di sinistra, 87% elettori del PD, 78% elettori del M5S, 74% elettori di centro, 76% elettori di Fratelli d’Italia e Lega, 66% indecisi e non voto

Transizione significa crescita economica e occupazione. La transizione, se affrontata come soluzione sistemica, può risolvere i fallimenti occupazionali del corrente modello economico e guidare partiti e cittadini verso un’azione collettiva. 63% del campione ritiene la lotta ai cambiamenti climatici un’opportunità economica e di ammodernamento del sistema produttivo (molto, abbastanza d’accordo). 81% degli appartenenti all’area del centro sinistra, 59% degli appartenenti all’area del centro destra.

Il 5.5% del campione crede che la transizione favorirà lo sviluppo economico di nuovi settori creando nuovi posti di lavoro (molto, abbastanza d’accordo). 71% elettori di sinistra, 71% elettori del PD, 66% elettori del M5S, 59% elettori di centro,  54% elettori di Fratelli d’Italia e Lega, 46% indecisi e non voto.

Il 54% del campione ha detto che un ritardo nella transizione della nostra industria rischia di portare verso una perdita di competitività:  56% elettori di sinistra, 71% elettori del PD, 60% elettori del M5S, 56% elettori di centro, 54% elettori di Fratelli d’Italia e Lega, 46% indecisi e non voto.

Il 75.5% crede che l’Italia deve impegnarsi in prima linea nella produzione delle rinnovabili: 74% elettori di sinistra, 85% elettori del PD, 78% elettori del M5S, 69% elettori di centro, 78% elettori di Fratelli d’Italia e Lega, 71% indecisi e non voto.

Una transizione giusta, deve fondarsi su metodi partecipativi per sostenere fiducia e speranza tra i cittadini, chiamati con le loro scelte di consumo a contribuire alla transizione ecologica.

Le priorità per gli italiani sono: 44% inflazione e aumento dei prezzi, 38% tasse, 36% occupazione. Per contrastare il caro vita, un 60% degli intervistati cerca offerte per acquistare cibo, un 50% usa la riduzione del consumo di elettricità e riscaldamento, e un 41% guida meno per risparmiare sulla benzina.

Politiche sociali e giusta transizione. La transizione, a livello locale, nazionale e internazionale, deve fondarsi sulla riduzione delle disuguaglianze.  Nella transizione ecologica nessuno può essere lasciato indietro. La società dovrà essere posta nella condizione di acquisire le conoscenze necessarie per essere pronta e competitiva per il mondo dei lavori “verdi” e le istituzioni dovranno fornire gli strumenti di welfare sociali. IL 73.3% degli intervistati favorevole a politiche climatiche eque nei confronti dei più svantaggiati.

Fiscalità ambientale. Una tassazione progressiva, redistributiva e che tenga conto della variabile ambientale è un passo importante per finanziare una transizione ecologica giusta e in buona parte sostenuta e compresa dai contribuenti.  Il 60.2% degli intervistati è favorevole a una tassazione sul reddito per affrontare la transizione.

Comunicare la transizione. La direzione intrapresa della transizione ecologica deve essere chiara e va comunicata in modo efficiente, enfatizzando le necessità (mitigazione, adattamento, costi e conseguenze dell’inazione) e le opportunità (occupazione, stabilità climatica, benessere, sicurezza). Inoltre, scegliere persone competenti e credibili è chiave per ottenere la fiducia dei cittadini.

2 italiani su 3 credono che i leader politici non sono affidabili quando parlano di ambiente.

Chi riscuote fiducia parlando di ambiente: 1. scienziati ed esperti, 2. piccoli imprenditori che affrontano il cambiamento climatico e creano posti di lavoro, 3. italiani nelle zone rurali interessate/colpite da fenomeni climatici estremi, 4. persone che rischiano di perdere i propri mezzi di sussistenza a causa dei cambiamenti climatici

Luca Iacoboni, responsabile programmi nazionali del think tank ECCO, conclude: «Il successo dell’azione climatica può essere il motore per ricreare quella fiducia, coesione sociale e uguaglianza che sono andate via via perdendosi. Un elettorato profondamente disilluso dalla politica e una società sempre più individualista e con poca fiducia nell’altro, dimostrano che affrontare cambiamenti epocali, come il cambiamento climatico, è possibile solo se tutti possono beneficiarne, rigenerando un sentimento di fiducia nella società. Coraggio nelle politiche economiche, industriali e fiscali per la transizione, una rappresentanza credibile e competente e la cura del welfare sociale possono essere gli ingredienti di questo successo».