La trasparenza e la finanza sostenibile contro il greenwashing
Task force Ispra a supporto di operatori finanziari, autorità vigilanti e imprese
[17 Gennaio 2023]
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha accettato una nuova sfida: quella della finanza sostenibile e lo fa ricordando che «La lotta ai cambiamenti climatici e gli obiettivi del Green Deal verranno realizzati anche attraverso investimenti sostenibili; è questo il ruolo della finanza sostenibile, l’applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all’attività finanziaria, che ha come obiettivo quello di ri-orientare i flussi di capitali privati verso attività che generino valore economico ma che non siano a carico dell’ambiente».
Il punto di partenza per il greenwashing è il paper “Greenwashing e finanza sostenibile: rischi e risorse di contrasto” pubblicato grazie alla collaborazione tra Ispra e il Forum della Finanza Sostenibile e la lotta al Greenwashing finanziario e il ruolo degli enti pubblici è stato affrontato anche alla Cop26 Unfccc di Glasgow, doveè stata Lottolineata l’importanza dell’informazione ambientale scientificamente validata, prodotta da enti terzi attendibili e indipendenti che operano sulla base di dati pubblici, e questo è proprio il ruolo principale dell’Ispra – sottolineano all’Istituto – Tutto il quadro normativo europeo che si sta delineando su questa materia, dal Piano d’Azione dell’UE per il finanziamento della crescita sostenibile del 2018, alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), in vigore dal marzo 2021: da questa legislazione verranno interessate gradualmente dal 2024 oltre 50.000 società in tutta Europa, rispetto alle attuali 12.000 circa, in Italia si dovrebbe passare dalle attuali 210 a circa 4/5.000. Tale quadro intende recuperare ulteriori indispensabili risorse a servizio degli obiettivi della transizione ecologica e dell’autonomia energetica».
Ispra spiega ancora che «Un investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale e sociale, riducendo notevolmente il Greenwashing. L’investitore finale, sia esso un’istituzione finanziaria, un operatore bancario o un semplice cittadino, sarà così rassicurato che l’investimento non ha solo una facciata green, ma rispetta gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, inquinamento zero, tutela degli ecosistemi, della biodiversità, delle acque e dei mari, l’adozione dell’economia circolare».
Visto il ruolo istituzionale di Ispra nell’ambito della finanza sostenibile, con l’applicazione del marchio Ecolabel Ue ai prodotti finanziari e le richieste pervenute ad Ispra da parte delle autorità di vigilanza e degli operatori finanziari che necessitano di dati e informazioni ambientali per dare supporto all’applicazione della Tassonomia Ue agli investimenti sostenibili nel nostro paese, All’Ispra è stata istituita una task force sulla finanza sostenibile – presieduta dalla direttrice generale dell’Ispra Maria Siclari – che avrà il ruolo di “facilitatore” per garantire il necessario supporto agli operatori finanziari, alle autorità vigilanti e di controllo, alle imprese. Ispra è il primo Istituto pubblico di ricerca a livello europeo a svolgere questo ruolo ed è la prima Pubblica Amministrazione, a livello nazionale a fornire supporto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al tavolo MEF per la finanza sostenibile.