Ufficializzato l'avvio della collaborazione
Legambiente Toscana e la Fondazione per il clima e la sostenibilità uniscono le forze
Ferruzza: «Mettere al centro il paradigma della conoscenza, come antidoto alle fake news e alle torsioni antiscientifiche che purtroppo albergano nella nostra società»
[3 Ottobre 2023]
Ha preso ufficialmente il via la collaborazione tra Legambiente Toscana e la Fondazione per il clima e la sostenibilità – attiva a Firenze da quasi 35 anni –, che vanta nel proprio cda rappresentanti di Cnr, Università di Firenze e Gf Galileo Sma.
«Sono molto contento della firma di questo accordo – dichiara il presidente della Fondazione, Simone Orlandini – che consentirà di realizzare iniziative comuni che mettano la sostenibilità ambientale al centro dell’attenzione, per fornire alla popolazione un quadro oggettivo delle diverse problematiche che saranno affrontate».
L’accordo suggella in realtà una pluriennale collaborazione che ha già portato alla realizzazione congiunta di diversi eventi di divulgazione scientifica; le prossime attività si snoderanno attraverso aspetti di divulgazione, formazione, ricerca e sviluppo tecnico nel settore della sostenibilità ambientale.
«In un momento in cui il Paese è impegnato come non mai a mettere in opera la più grande conversione ecologica dell’economia che la nostra storia ricordi, implementare un’alleanza tra un’associazione come la nostra e una fondazione prestigiosa come Fcs – dichiara il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza (nella foto, ndr) – significa mettere al centro il paradigma della conoscenza. Come antidoto alle fake news e alle torsioni antiscientifiche che purtroppo albergano nella nostra società».
Basti infatti pensare allo sviluppo delle fonti rinnovabili, che procede ovunque a rilento nel nostro Paese – da inizio 2023 sono entrati in esercizio solo 3,4 GW di nuovi impianti, quando servirebbero circa 12 GW l’anno per centrare i target di decarbonizzazione e sicurezza energetica –, anche a causa della mala informazione che alimenta sindromi Nimby (non nel mio giardino) e Nimto (non nel mio mandato elettorale) sui territori.