L’insostenibilità della plastica monouso per il turismo
Ripensare bottiglie d'acqua, articoli da toeletta usa e getta, sacchetti di plastica, imballaggi e bicchieri
[21 Giugno 2021]
Mentre in tutto il mondo comincia a ripartire il turismo, uno dei settori più colpito, in alcuni casi in maniera devastante, dalla pandemia di Covid-19, devastante Il World travel & tourism council (Wttc) e l United Nations environment programme (Unep) hanno pubblicato il rapporto “Rethinking Single-Use Plastic Products in Travel & Tourism” che affronta la complessa questione dei prodotti in plastica monouso all’interno dell’industria dei viaggi e del turismo.
Wttc e Unep hanno definito il rapporto «Un primo passo per mappare i prodotti in plastica monouso lungo la catena del valore del Travel & Tourism, identificare i punti critici per le perdite ambientali e fornire raccomandazioni pratiche e strategiche per le imprese e i responsabili politici. Ha lo scopo di aiutare gli stakeholders a compiere passi collettivi verso azioni e politiche coordinate che portino a uno spostamento verso modelli di riduzione e riutilizzo, in linea con i principi di circolarità, nonché per le infrastrutture dei rifiuti attuali e future».
Le raccomandazioni fatte dal rapporto comprendono la ridefinizione dei prodotti di plastica monouso non necessari nel contesto della propria attività; dare la preferenza contrattuale ai fornitori di prodotti riutilizzabili; pianificare in modo proattivo procedure che evitino il ritorno ai prodotti di plastica monouso in caso di epidemie; sostenere la ricerca e l’innovazione nella progettazione di prodotti e modelli di servizio che riducono l’uso di articoli in plastica e rivedere le politiche e gli standard di qualità tenendo conto della riduzione degli sprechi e della circolarità.
Virginia Messina, senior vice president e ccting CEO del Wttc ha dichiarato: «Wttc è orgoglioso di pubblicare questo importante rapporto di alto livello per il settore, incentrato sulla sostenibilità e sulla riduzione degli sprechi dei prodotti in plastica monouso nei viaggi e nel turismo. La pandemia di CovidD-19 ha accelerato l’agenda della sostenibilità, con aziende e responsabili politici che ora si concentrano ancora di più su di essa. Come priorità crescente, le aziende dovrebbero continuare a ridurre i rifiuti dei prodotti in plastica monouso per il futuro e promuovere la circolarità per proteggere non solo le persone, ma soprattutto il nostro pianeta. Sta anche diventando chiaro che i consumatori stanno facendo scelte più consapevoli e supportano sempre più le aziende che mettono la sostenibilità in primo piano. I prodotti in plastica monouso possono rappresentare una minaccia per l’ambiente e la salute umana e senza uno sforzo deliberato in tutto il settore, Viaggi e turismo possono contribuire e contribuiranno in modo significativo al problema».
La sicurezza è una grande preoccupazione tra i turisti e i servizi da asporto sono in aumento: secondo il Thailand Environment Institute, «A causa dell’impennata delle consegne a domicilio di cibo I rifiuti di plastica sono aumentati da 1.500 tonnellate a ben 6.300 tonnellate al giorno».
La pandemia di Covid-19 ha avuto impatti sia negativi che positivi sull’inquinamento da plastica monouso: in totale. la domanda di articoli in plastica monouso è aumentata, ma in tutto il mondo è cresciuta anche la domanda per esperienze di turismo verde. Uno studio presentato il 15 marzo durante il World Consumer Rights Day, ha rilevato che nel 2019 l’82% degli intervistati era a conoscenza dei rifiuti di plastica e stava già intraprendendo azioni pratiche per affrontare l’inquinamento. In quell’occasione, Anja Philip, presidente del Consiglio del Forbrugerrådet Tænk (Consiglio dei consumatori danese) ha ricordato che per la prima volta nella storia le ultime elezioni politiche in Danimarca hanno avuto al centro tematiche verdi, «Il che significa che le questioni ambientali e climatiche erano la massima priorità». Lo stesso è ac vvenuto e sta avvenendo nelle recenti tornate elettorali di tutti i Paesi nrerd-europei, dove i Verdi hanno ottenuto grossi successi, con i casi di Svizzera, Austria e Germania dive ormai sono intormno o sopra al 20% delle preferenze degli elettori.
Secondo Martin Stuchtey, fondatore di SYSTEMIQ, «I consumatori non dovrebbero farsi prendere dal panico ma preoccuparsi e agire. Con la tecnologia e le soluzioni disponibili, si può descrivere un percorso per l’industria per trasformare gli scarti di plastica quasi a zero. Mentre cerchiamo di risolvere i nostri problemi ambientali, se non ci riusciamo bene con la plastica, allora potremmo non fare nel modo giusto molte altre cose».
Il nuovo rapporto Wttc – Uneo riconosce che «Sono necessarie soluzioni globali per affrontare le preoccupazioni delle aziende sull’uso di prodotti in plastica monouso» e punta a supportare un processo decisionale informato basato sui potenziali impatti dei compromessi attuati e dello spostamento involontario degli oneri quando si considera la transizione verso alternative sostenibili.
Sheila Aggarwal-Khan, direttrice della Divisione economia dell’Unep, ha concluso: «Il Travel & Tourism ha un ruolo chiave da svolgere nell’affrontare la triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, dela perdita di biodiversità e dell’inquinamento, oltre a rendere una realtà la circolarità nell’utilizzo della plastica. L’avvento del Covid-19 e la conseguente proliferazione di prodotti in plastica monouso ha aggiunto urgenza alla crisi. Con questo rapporto, speriamo di incoraggiare gli stakeholders di questa industria a unirsi per affrontare questa sfida multiforme. Solo così possiamo garantire un cambiamento significativo e duraturo”.
Con circa il 90% della plastica oceanica che deriva da fonti terrestri e un danno annuo provocato dalla plastica agli ecosistemi marini pari a 13 miliardi di dollari, è fondamentale affrontare in modo proattivo la sfida della plastica nel settore dei viaggi e del turismo».