L’Italia e il Goal 4. Istruzione: meno ragazzi lasciano la scuola, ma non vanno all’università (VIDEO)
L’Italia continua a essere ancora molto indietro rispetto alla media Ue su tutti gli indicatori di istruzione e formazione
[15 Ottobre 2018]
Prosegue la campagna ASviS “Un Goal al giorno”, che fornisce un’analisi tematica tratta dal Rapporto ASviS 2018 sulla posizione italiana e regionale rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
La campagna durerà 17 giorni, uno per ogni SDG. Puoi seguirla anche su Facebook e Twitter usando gli hashtag #RapportoASviS e #1Goalxgiorno.
Oggi parliamo del Goal 4: “Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”.
Il Rapporto ASviS 2018 registra miglioramenti nel Goal 4 in Italia soprattutto per quanto riguarda l’aumento della quota di persone di 30-34 anni con titolo universitario e la diminuzione del tasso di abbandono precoce del sistema di istruzione e formazione in tutte le regioni rispetto al 2010.
Tra i fatti più rilevanti in ambito scolastico si segnalano la conclusione dei primi percorsi triennali di alternanza scuola-lavoro (Asl), iniziativa utile ma che presenta diverse criticità, e l’approvazione della Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale da parte del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (Cncs), frutto di un lavoro di raccordo tra istituzioni, società civile e università, e già trasformata in indicazioni operative da alcune Regioni.
Secondo l’Alleanza, gli standard europei nel campo dell’educazione e dell’istruzione potranno essere raggiunti dall’Italia se sarà effettuata una più opportuna allocazione delle risorse da destinare alla formazione e alla rimotivazione di molti docenti in servizio e, per quanto riguarda l’istruzione terziaria, se sarà favorito l’aumento delle risorse del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio universitarie.
L’indicatore composito elaborato dall’ASviS segnala che rispetto al 2015 è continuata a migliorare la quota di persone di 30-34 anni con titolo universitario e a diminuire il tasso di abbandono precoce del sistema di istruzione e formazione. Nonostante i miglioramenti, però, l’Italia continua a essere ancora molto indietro rispetto alla media europea su tutti gli indicatori di istruzione e formazione.
Gli indici compositi elaborati dall’ASviS mostrano per il Goal 4 un netto miglioramento in tutte le regioni rispetto al 2010. Ciò è dovuto in particolare all’aumento della quota di laureati tra i 30-34enni. Le due regioni che si posizionano meglio nei confronti della media nazionale sono l’Umbria e il Trentino-Alto Adige. Al contrario la Sicilia segnala una situazione peggiore della media nazionale, principalmente a causa dell’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione.
di ASviS