Natale ecosostenibile 2019: le proposte e i consigli di Wwf e Legambiente

Idee regalo green e solidali e dec-albero per delle feste rispettose dell’ambiente

[19 Dicembre 2019]

Siete in ritardo con i regali di Natale e state pensando di fare un dono speciale? Legambiente invita a stupire amici e parenti con «un regalo che sostiene una buona causa, senza dimenticare di adottare uno stile green per festeggiare queste feste in modo ecosostenibile». Per chi vuole fare un regalo davvero speciale e/o per gli amanti degli animali, il Cigno Verde propone di adottare simbolicamente una tartaruga marina attraverso la campagna Tartalove. Sul sito tartalove.it si può scegliere di  dare il proprio sostegno al lavoro che Legambiente porta avanti nei Centri di recupero a favore delle tartarughe marine. Quest’anno sono online i nuovi certificati di adozione paper-free, che è possibile personalizzare con la foto della tartaruga preferita e il proprio nome: un dono perfetto anche last-minute, con il quale raccontare ai nostri cari la storia avventurosa delle tartarughe marine che nuotano nel Mediterraneo.

A Natale si può decidere di fare un gesto d’amore per le zone terremotate del centro Italia contribuendo a ricostruire il futuro in questi territori, sostenendo Alleva La Speranza, la campagna di Legambiente in collaborazione con Enel pensata per aiutare, attraverso progetti concreti, allevatori e allevatrici che con tenacia e determinazione stanno andando avanti. Valentina Capone di Amatrice (Ri), Simone Vagni di Cascia (Pg), Angela Catalucci di Acquasanta Terme (Ap) e Massimo Pierascenzi di Valle Castellana (Te) sono i quattro nuovi beneficiari della campagna che ogni persona può decidere di aiutare facendo una donazione attraverso la piattaforma planbee. Con il contributo di Alleva la speranza Valentina potrà realizzare un laboratorio di smielatura per gli apicoltori del territorio, Angela costruirà una recinzione antilupo e acquisterà mangimi biologici, Massimo potrà ricostruire il fienile distrutto dal terremoto e riavviare il suo allevamento, Simone acquisterà nuovi macchinari per l’alimentazione del bestiame allo stato brado presente nella sua azienda biologica, realizzando una cosiddetta “stalla libera”.

Per le feste l’associazione ambientalista lancia anche alcuni consigli eco friendly, eccoli:

Gli addobbi? Sostenibili! Per quanto riguarda gli addobbi, visto che è difficile immaginare un Natale senza luci, meglio allora illuminarlo con i led o con lampadine a basso consumo di energia. Anche per l’albero o per decorare la casa è possibile realizzare addobbi con materiali naturali come legno, rafia, spago, pasta o con oggetti riciclati.

I prodotti di eccellenza. Nello scegliere i regali, meglio optare per oggetti e prodotti provenienti da filiere certificate. Il Natale può essere anche un’occasione preziosa per conoscere e sostenere piccole realtà imprenditoriali e prodotti artigianali di qualità.

A Tavola. In cucina la parola d’ordine deve essere non sprecare. È importante ricordarsi di fare una spesa intelligente (aiutandoti con una lista dettagliata di quello che ti serve) e scegli prodotti tipici ‘Made in Italy’, di qualità e di stagione, a km zero, provenienti se possibile da agricoltura biologica o dal circuito del commercio equosolidale. Tra gli altri consigli green, durante i pranzi e i cenoni di Natale e capodanno evitate stoviglie usa e getta. Inoltre gli avanzi non buttateli, consumateli nei giorni successivi o riutilizzateli come ingredienti per dei nuovi piatti.

Riciclo creativo. Per confezionare i regali basta un po’ di creatività: hai mai pensato per esempio di utilizzare carta di giornale, volantini pubblicitari e materiale di recupero per incartare i tuoi doni? O recuperare vecchi sacchetti di carta da rivestire e ritagli di vecchi libri o fumetti? Basta solo un pizzico di creatività.

Fine anno col botto? In molte città i botti di Capodanno sono fortunatamente proibiti, ma se nella tua non è così, allo scoccare della mezzanotte non lasciare soli i tuoi amici a quattro zampe e, se possibile, falli riparare in casa, magari con un po’ di musica a coprire il rumore proveniente dall’esterno.

Anche il Wwf sottolinea che «Tra pranzi, cene natalizie e di capodanno, shopping e regali, addobbi e pulizie post feste, diventiamo super-consumatori rispetto ad altri giorni dell’anno. Per questo il Panda fornisce consigli indicando la “giusta direzione” per festività #plasticfree, ma avverte che «la plastica non è il solo problema: complessivamente i rifiuti in questo periodo aumentano in media del 30% e, considerata la tipologia dei ‘simboli natalizi’, dagli imballaggi di dolciumi e regali alle stoviglie usa e getta, si prevede un aumento del volume di rifiuti destinati spesso all’indifferenziata, un aggravio ulteriore per lo smaltimento da parte delle amministrazioni locali con inevitabili impatti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Ma ognuno può fare la differenza approfittando delle feste per imparare stili di vita più attenti, con un occhio anche al portafoglio».

Ecco le 10 regole da seguire secondo il Wwf su addobbi, tavola, cibo, regali e confezioni, pochi gesti, semplici, che moltiplicati per oltre 60 milioni di italiani, alleggeriscono il nostro ‘peso’ sul pianeta:

1.Il dilemma dell’albero – Per l’albero la cosa migliore è addobbare piante che già possediamo o acquistare un sempreverde nostrano (ginepro, corbezzolo, agrume) che ben si adatta ai nostri ambienti. Se vogliamo l’abete, acquistiamolo presso un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra e radici vitali. Trattiamolo con cura e dopo le feste trasferiamolo in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo o del giardino. I più creativi potranno optare per un albero “fai da te” con materiali di riciclo o di recupero. Per gli addobbi, scegliamo decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o catenelle di popcorn che, trascorso il Natale, potremo mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti.

2. Luminarie “salva-clima”– le luci attorno all’albero o al presepe sono d’obbligo! Sostituisci quelle a incandescenza con i led. Hanno un costo maggiore, compensato però dal risparmio in bolletta, fino all’80% meno energia delle vecchie lampadine, e dalla durata. Sono inoltre più sicure in quanto generano poco calore, minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento. Per l’esterno, esistono luminarie dotate di un pannello fotovoltaico: con un’ora di sole illuminano fino a 10 ore!

3. L’esempio si serve a tavola– Per rispettare l’ambiente anche a Natale, prova un menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne. Nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. A Natale non siamo forse tutti più buoni? Evitiamo quindi prodotti come il paté di fegato d’oca, che comporta enormi sofferenze per gli animali, o le aragoste, condannate a lenta agonia.

4. Il cenone green – Nella scelta del pesce da mettere in tavola concentriamoci sul fresco proveniente da pesca locale e artigianale a “miglio zero”. I consigli di WWF nella seafood guide pescesostenibile.wwf.it. Ma il regalo migliore che potremmo fare al Pianeta è senz’altro una cena vegetariana con ingredienti locali e di stagione (broccoli romaneschi, porri, rape, ravanelli) possibilmente da agricoltura biologica.

5. No al Natale “Sprecone” – Vista l’abbondanza che caratterizza le feste, i rifiuti aumentano del 30%. Riduciamo quindi gli sprechi a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello che acquistiamo e a non buttare quello che avanza! Evitiamo le stoviglie in plastica usa e getta, se abbiamo davvero tanti ospiti optiamo per quelle in bioplastica, carta o bambù che possono essere smaltite (anche sporche) con gli scarti alimentari.

6. Shopping sì auto no– Per gli acquisti natalizi, meglio spostarsi con bici o mezzi pubblici: meno stress e minor impatto ambientale. Se proprio non puoi fare a meno dell’automobile, una buona lista aiuta ad ottimizzare gli spostamenti e condividi con gli amici l’uscita per i regali.

7. Impacchetta i regali in modo originale – L’ideale sarebbe non incartare i regali, ma così svanisce l’effetto sorpresa. Un buon compromesso potrebbe essere preferire la carta di recupero (giornali, spartiti musicali, fumetti ma anche tessuti) o riciclata. Evitiamo quella metallizzata che non è riciclabile. Infine, per decorare il pacco, rafia, corda, bastoncini di spezie, al posto dei nastri di plastica.

8. Niente regali dal traffico illegale di specie– Scialli di shahtoosh, gioielli di carapace di tartaruga o denti di squalo, pelli e artigli di grandi felini, ossa di cetacei intarsiate, zanne e pelli di elefante, coralli e conchiglie sono solo alcuni esempi di prodotti da evitare perché minacciano specie in estinzione e rafforzano le reti criminali. Non regaliamo animali esotici privi della certificazione CITES (che ne regola il commercio internazionale) e senza aver appurato l’effettiva disponibilità ad accudirli nel rispetto delle loro specifiche esigenze.

9. Scegli regali solidali – A Natale il WWF offre la possibilità di fare un regalo agli alberi che abitano le foreste del nostro Pianeta e che, a causa degli incendi sempre più frequenti, rischiano di bruciare alla velocità di un fiammifero. Grazie alla Campagna #standupforforest link >>  si potrà regalare a una persona che amiamo, proprio un albero delle foreste del mondo. Il destinatario riceverà una cartolina personalizzata con l’immagine della foresta che hai deciso di proteggere fra quella amazzonica, del Congo e indonesiana, insieme a un messaggio personalizzato dal mittente.

10. Natale fuori porta? Non scordarti la natuura– Se non dobbiamo andare oltreoceano, scegliamo di viaggiare in treno: è il modo migliore per iniziare un viaggio sostenibile. Una volta arrivati a destinazione meglio andare a piedi o optare per la bici, per inquinare meno, scoprire angoli nascosti e vivere un luogo come chi lo abita. Scegliamo strutture ben integrate nel contesto naturale e che favoriscano lo sviluppo reale delle popolazioni locali. Tutto si muove tramite app: non stampiamo biglietti su carta, meglio scaricarli sul cellulare. E attenzione ai menù tipici: in alcuni paesi potremmo possono trovare pinne di squalo, carne di balena, bushmeat (letteralmente “cibo di foresta” derivante da animali selvatici), è bello immergersi nella cultura locale ma sempre con attenzione ad alcuni cibi e bevande.