Nel 2019 su le rinnovabili grazie alle bioenergie, a gennaio +695% rispetto al 2018

Ma la quota di fonti pulite sui consumi finali di energia è calata nell’ultimo anno, mettendo a serio rischio gli obiettivi 2030

[11 Aprile 2019]

Il 2019 è iniziato positivamente per quanto riguarda le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico, idroelettrico e bioenergie, che a gennaio hanno raggiunto complessivamente circa 478 MW, di cui 407 da bioenergie. Si tratta di un incremento percentuale enorme rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo nel 2018 (+695%), che diventa ancora più rilevante osservando il solo comparto delle bioenergie: in questo caso – come documenta l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Fer, elaborato oggi dall’associazione confindustriale Anie Rinnovabili – la crescita è del +6.496% considerato che nello stesso periodo del 2018 erano stati attivatisoltanto 6 MW, corrispondente a 31 impianti.

Il dato è ancor più sorprendente considerando che in tutto il 2018 sono stati connessi in rete 74 MW da bioenergie, e sarà dunque oggetto di approfondimento specifico da parte di Anie. Osservando il quadro delle rinnovabili nel suo contesto l’evoluzione nel mese di gennaio 2019 rimane comunque positiva, anche se non sono stati connessi alla rete impianti geotermoelettrici e solare termodinamici.

Per quanto riguarda il fotovoltaico si conferma infatti il trend mensile dell’anno precedente delle installazioni, che nel mese di gennaio 2019 supera i 33MW (+5% rispetto allo stesso periodo del 2018); risulta in aumento il numero di unità di produzione connesse (+9%), frutto principalmente delle detrazioni fiscali per il cittadino. Per l’eolico Anie Rinnovabili segnala che a gennaio 2019 resta identico il numero degli impianti connessi rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, nonostante l’avvio del 2019 sia stato positivo per il settore: 31 MW di nuove installazioni a genniao, con i quali si registra un +316.810% considerato che nello stesso periodo del 2018 erano stati attivati soltanto 10 kW di impianti micro-eolici. Più negativo infine il risultato conseguito in ambito idroelettrico, dove nel mese di gennaio 2019 si registrano circa 6 MW di installazioni idroelettriche (-73% rispetto al 2018) ma un incremento per le unità di produzione rispetto a gennaio 2018 (+125%).

Complessivamente i dati relativi al primo mese del 2019 confermano il trend in crescita conseguito nel corso del 2018, dove nell’arco dei 12 mesi le installazioni di fotovoltaico, eolico, idroelettrico e bioenergie hanno raggiunto complessivamente circa 864 MW (+28% rispetto al 2017). Ciò non toglie che rimanga ancora molto terreno da recuperare: solo pochi giorni fa l’Enea nella sua prima analisi trimestrale del 2019 ha mostrato chiaramente come – nonostante il già citato incremento nelle installazioni – nel corso del 2018 i consumi da fonti rinnovabili si siano mantenuti sostanzialmente stabili sui livelli del 2017, portando la quota Fer sui consumi finali al 18%, addirittura in lieve calo rispetto al dato 2017 (18,3%). «Il netto peggioramento degli indicatori relativi alle fonti rinnovabili è un segnale del rischio che l’Italia non riesca a raggiungere il target del 30% di rinnovabili al 2030 (previsto nella proposta di Pniec, ndr); e lo stesso rischio riguarda gli obiettivi di riduzione delle emissioni», hanno concluso nell’occasione gli esperti Enea.