Dall’Irena il nuovo rapporto Renewable capacity statistics 2024
Nel 2023 nuovo record di crescita per le energie rinnovabili, raggiunti 3.870 GW
La Camera: «Tuttavia i progressi non si stanno muovendo abbastanza velocemente per lo scenario 1,5°C»
[27 Marzo 2024]
Nel corso dell’ultimo anno le fonti rinnovabili hanno racchiuso l’86% di tutta la nuova potenza installata nel settore elettrico, raggiungendo una capacità record globale di 3.870 GW, secondo il nuovo rapporto Renewable capacity statistics 2024 pubblicato oggi dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena).
Solo nel corso del 2023, a livello globale sono stati installati nuovi impianti rinnovabili per 473 GW (+13,9%), ma il rapporto evidenzia disuguaglianze profonde tra le varie tecnologie e le aree geografiche analizzate.
«Questa straordinaria impennata dimostra che le rinnovabili sono l’unica tecnologia disponibile per accelerare la transizione energetica in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi – commenta il dg dell’Irena, Francesco La Camera – Tuttavia, i dati sono anche una spia del fatto che i progressi non si stanno muovendo abbastanza velocemente per aggiungere i 7,2 TW di energia rinnovabile richiesti entro i prossimi sette anni, secondo lo scenario 1,5°C del World energy transitions outlook di Irena. Sono urgenti interventi politici e una correzione di rotta globale per superare efficacemente le barriere strutturali».
Nonostante la crescita record del 2023, il rapporto evidenzia «una tendenza lontana dall’obiettivo di triplicare l’energia rinnovabile entro il 2030», stabilito a dicembre nel corso della Cop28 di Dubai.
Per dare corpo a questo percorso serve un rafforzamento delle istituzioni, delle politiche e delle competenze, oltre a investimenti nelle reti elettriche, nella produzione e nello stoccaggio dell’energia rinnovabile.
A livello globale, l’energia solare ha rappresentato il 73% della crescita di capacità conseguita dalle rinnovabili nel 2023, seguita dall’energia eolica (24%). Seguono a grandissima distanza le altre fonti: gli impianti off-grid sono cresciuti del 4,6%, le bioenergie del 3%, mentre la geotermia ha incrementato la potenza installata di appena 193 MW, suggerendo la necessità di un maggior riequilibrio tra gli investimenti sulle varie fonti per arrivare a un sistema realmente integrato.
Nel 2023, le disuguaglianze geografiche sono state tanto marcate quanto quelle tecnologiche. I 473 GW di espansione sono stati guidati ancora una volta dall’Asia, con una quota del 69%, dove la parte del leone è spettata nuovamente alla Cina (+63%); in Africa si è registrato uno sviluppo del 4,6% (portando la capacità installata totale a 62 GW), in Medio Oriente del 16,6% e in Oceania del 9,4%.
Complessivamente, i Paesi del G20 hanno aumentato la loro capacità del 15%, raggiungendo 3.084 GW. Tuttavia, affinché venga raggiunto l’obiettivo di triplicare le fonti rinnovabili al 2030, è necessario che i membri del G20 raggiungano da soli 9,4 TW di capacità di energia rinnovabile entro il 2030.
In questo contesto, anche l’Italia non sta tenendo il passo richiesto dalla transizione ecologica. Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio solo 5,7 GW di impianti rinnovabili, contro i 12 GW annui richiesti per traguardare gli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2030; secondo le stime confindustriali di Elettricità futura, raggiungere questi obiettivi permetterebbe inoltre di risparmiare 25 miliardi di euro in più all’anno, rispetto agli obiettivi indicati nell’attuale versione del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec).