Passerella fra Isola dei Pescatori e Isola Bella, Legambiente e Italia Nostra alla Regione Piemonte: fermatevi

Accrescere flussi turistici “mordi e fuggi” su terre limitate e fragili porterebbe a picchi di presenze, e conseguentemente ad una pressione antropica insostenibile. Si modificherebbe inoltre un paesaggio identitario e riconoscibile, oggi di per sé già fattore di promozione turistica in tutto il mondo

[27 Luglio 2021]

Mentre Legambiente e Italia Nostra propongono le Isole del Verbano e l’Isola di San Giulio per l’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità Unesco, prende nuovamente quota la proposta, avanzata da alcuni operatori turistici del Lago Maggiore, che prevede la realizzazione di un collegamento pedonale, a mezzo ponte, tra due delle Isole del Golfo Borromeo, Isola dei Pescatori e Isola Bella. Un’iniziativa per la quale è stato chiesto il sostegno della Regione Piemonte che l’ha inserita nell’elenco delle opere per le quali è stato chiesto il finanziamento all’interno del Piano Nazionale di ripresa e resilienza.

Al momento non si conoscono gli esiti di questa richiesta ma Italia Nostra Novara, Legambiente “Il Brutto Anatroccolo” di Verbania e Legambiente “Gli amici del lago” Sud Verbano e Cusio hanno inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nella quale confermano la loro contrarietà alla proposta di realizzare passerelle galleggianti. «Tuttavia – si legge nella lettera – ha il merito di riproporre un tema: quello della sostenibilità della pressione turistica su territori già fortemente coinvolti. La finalità dichiarata dell’iniziativa è quella promozionale, ossia produrre l’effetto di un accresciuto afflusso turistico, e quindi una pressione con picchi insostenibili, su territori che già peraltro sono turisticamente avvantaggiati. […] come terre così limitate e fragili, quali sono quelle delle due piccole isole, possano sostenere nuove pressioni turistiche richiamate da una realizzazione finalizzata proprio a questi intenti?  A noi pare che da parte degli ideatori sia mancata qualsiasi valutazione sugli effetti negativi che l’attuazione del progetto avrebbe sotto il profilo della sostenibilità della pressione antropica. A quanto sin qui argomentato, si aggiunge il rilievo, estremamente critico, che riguarda gli effetti sul paesaggio che l’iniziativa determinerebbe. Uno dei quadri paesaggistici tra i più consolidati e conosciuti, anche e soprattutto a livello internazionale, fortemente identitario ed esso stesso diventato fattore di promozione turistica […], verrebbe, si dice temporaneamente, ma comunque per anni, modificato se non stravolto».

Secondo Legambiente Piemonte, «Una operazione di tal genere incentiverebbe il turismo giornaliero, “mordi e fuggi. I nostri laghi non hanno bisogno di turismo di massa, ma di viaggiatori attenti e scrupolosi che rispettino il territorio. Il valore aggiunto dei nostri laghi sono l’ambiente, la cultura, le ville, i giardini e lo stesso paesaggio lacustre, non certo passerelle da luna park».

Italia Nostra Novara e i due circoli di Legambiente  concludono «Auspicando che la proposta non trovi l’avvallo dei governi locali, ad iniziare da quello della Regione Piemonte».