Riciclo, per le imprese di settore gli incentivi del Governo vanno «nella giusta direzione»
Barberi: «Ora occorre renderli strutturali, allargandone il campo di azione e finanziandoli adeguatamente»
[22 Dicembre 2021]
Con un decreto del 6 ottobre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 297 del 15 dicembre 2021, il Governo ha introdotto dei mini-incentivi per il riciclo: si tratta di appena 10 mln di euro in totale, ma con la speranza di un cambio rotta strutturale dato che finora gli incentivi per la “materia rinnovabile” sono stati praticamente assenti, al contrario di quanto giustamente accade per l’energia rinnovabile.
Paolo Barberi, presidente di Fise Unicircular – l’associazione delle imprese dell’economia circolare – ritiene infatti quest’avvio «un passo significativo verso un modello di economia realmente circolare e un incoraggiante segnale di ascolto da parte del ministero della Transizione ecologica, che ha finalmente reso operativa una misura prevista nel 2019 dalla “legge Crescita”, da tempo richiesta dall’industria del riciclo per dare concreto sostegno al mercato dei beni riciclati».
Più nel dettaglio, in questo caso il decreto definisce un bonus (credito d’imposta) per le imprese che hanno impiegato materiali e prodotti derivanti, per almeno il 75% della loro composizione, dal riciclo di rifiuti o di rottami, oppure compost di qualità.
«In più occasioni abbiamo sottolineato come occorra creare un sistema e una cultura che premino chi acquista ed usa materiali e prodotti da riciclo. Questo decreto va nella giusta direzione – conclude Barberi – Ora occorre rendere strutturali questi incentivi, allargandone il campo di azione e finanziandoli adeguatamente, per scoraggiare il ricorso all’utilizzo delle materie prime vergini, e per riconoscere e valorizzare i benefici economici ed ambientali derivanti da un uso intelligente delle risorse».