Sostegno all’appello partito dai Cittadini per l’Italia rinnovabile

Rinnovabili, Sinistra italiana si smarca dalla proposta di moratoria sui nuovi impianti in Sardegna

Grimaldi: «Scriverò agli esponenti locali di area rosso-verde per chiedere di considerare il ritiro della proposta»

[3 Ottobre 2023]

In Sardegna, ormai da tempo territorio di propaganda delle destre anti-rinnovabili, anche l’opposizione rosso verde ha ceduto alla propaganda negazionista sul clima avanzando la proposta di una moratoria contro i nuovi impianti rinnovabili.

Un’ipotesi contro cui il movimento dei Cittadini per l’Italia rinnovabile ha lanciato un appello, provando a ricondurre il dibattito politico entro i binari della razionalità, ad esempio mettendo a frutto gli importanti tentativi messi in campo da gruppi come Sardegna rinnovabile.

«La proposta di moratoria è un grave errore, giuridicamente inapplicabile, e politicamente irrazionale – si legge nell’appello – Perlomeno, si dovrebbe proporre il blocco anche per rigassificatori e dorsale del gas, altrimenti si arriverebbe al paradosso di bloccare le rinnovabili e fare andare avanti nuova produzione energetica fossile. Abbiamo molto rispetto delle valutazioni del gruppo consiliare rosso verde sardo, che si trova in trincea a gestire una situazione non facile, ma riteniamo del tutto inevitabile chiedere loro il ritiro di questa proposta, e la disponibilità a discutere con noi altri strumenti e modalità per fronteggiare insieme questa situazione».

Se dal gruppo rosso verde finora non sono arrivate aperture in tal senso, a rispondere all’appello è Marco Grimaldi, responsabile della Transizione ecologica nella segreteria nazionale di Sinistra italiana, peraltro di origini sarde.

«Mi amareggia – dichiara Grimaldi – sentire che parte della sinistra locale non abbia compreso che mettere in contrapposizione la tutela del paesaggio e la transizione energetica è una strategia degli avversari per ostacolare lo sviluppo degli impianti rinnovabili.

A nome di Sinistra italiana posso dirvi che gli esponenti locali non fanno parte del nostro partito e non hanno condiviso con noi questa posizione, che infatti non avremmo appoggiato.

Ci sentiamo invece vicini alla vostra sensibilità e a quella dei giovani sardi che hanno recentemente espresso preoccupazione per quella retorica paesaggistica che è di fatto un ostacolo alla transizione. La proposta di una moratoria sull’installazione degli impianti rinnovabili è miope e sbagliata, rischia di far mancare l’obiettivo imminente della chiusura delle rimanenti centrali a carbone e della neutralità carbonica nel 2035. Anche perché non si accompagna a una richiesta analoga nei confronti dei rigassificatori e della dorsale del gas, come voi stessi sottolineate.

Per questo scriverò agli esponenti locali di area rosso-verde per chiedere, come voi, di considerare il ritiro della proposta, nel rispetto chiaramente della loro autonomia politica e decisionale».