Servizi pubblici centrali per la ripresa, Confservizi scrive a Draghi
«Gli investimenti connessi all’erogazione di servizi pubblici sono per definizione anticiclici, e come tali possono contribuire alla ripresa di numerosi settori attualmente in difficoltà»
[9 Febbraio 2021]
I servizi pubblici hanno mantenuto un ruolo essenziale anche nelle fasi più dure della crisi sanitaria, e potrebbero essere adesso un’importante leva per lo sviluppo sostenibile del Paese: si legge in quest’ottica la lettera inviata al premier incaricato, Mario Draghi, da Confservizi in rappresentanza di 600 imprese attive nei settori acqua, rifiuti, energia e trasporto pubblico.
Attraverso Utilitalia e Asstra, Confservizi già lo scorso giugno aveva presentato all’allora premier Conte un programma di possibili investimenti da circa 60 miliardi di euro in cinque anni, in grado di creare 400mila posti di lavoro; risale invece a pochi giorni fa il pacchetto da 25 miliardi di euro in investimenti (con i 285mila posti di lavoro collegati) presentato da Utilitalia come utile per la definizione del Pnrr.
«Le imprese dei servizi pubblici locali – si legge oggi lettera inviata a Draghi da Confservizi – possono fornire un importante contributo nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che rappresenta un’occasione irripetibile per rimodellare la macchina-Paese. L’utilizzo di queste risorse, insieme alle profonde riforme che dovranno necessariamente accompagnarle, dovrà essere destinato a finanziare principalmente interventi ad elevato valore aggiunto, capaci di generare un significativo effetto volano».
Una missiva nella quale le aziende di servizio pubblico avanzano la disponibilità ad essere convocate dal premier incaricato, insieme alle altre parti sociali, per illustrare l’apporto di questi comparti alla ripresa economica del Paese. Nella lettera indirizzata a Draghi, Confservizi evidenzia inoltre l’ampia valenza, anche economica, dei servizi pubblici: «Gli investimenti connessi all’erogazione di servizi pubblici sono per definizione anticiclici, e come tali possono contribuire alla ripresa di numerosi settori attualmente in difficoltà».