Ecco come partecipare
Torna il premio Pimby green, per chi vuole lo sviluppo sostenibile sul territorio e non solo a parole
Un'iniziativa di Assoambiente per valorizzare l'opposto della sindrome Nimby insomma: Pimby sta infatti per "Please in my back yard"
[21 Febbraio 2020]
Dopo il successo dello scorso anno torna la seconda edizione del premio Pimby green, promosso da Assoambiente – associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali – per valorizzare chi crede ancora nell’opportunità di realizzare impianti e infrastrutture volti allo sviluppo sostenibile sul territorio, e non solo a parole. L’opposto della sindrome Nimby insomma: Pimby sta infatti per Please in my back yard.
«La pregiudizievole opposizione a qualsiasi cambiamento, la “cultura del non fare”, l’eccesso di burocrazia nella normativa, così come denunciato più volte dall’Associazione – ricordano da Assoambiente – sta fortemente penalizzando lo sviluppo industriale sostenibile dell’Italia, bloccando o ritardando sensibilmente la realizzazione di infrastrutture e impianti industriali, anche quelli a servizio della gestione del ciclo dei rifiuti». Casi virtuosi però resistono: Pimby green vuole dare meritato risalto a infrastrutture e impianti industriali che, nei territori in cui sono stati strategicamente pianificati e realizzati, si sono dimostrati volani per lo sviluppo sostenibile e occupazionale.
«Il nostro Paese – continuano da Assoambiente – non manca di eccellenze tecnologiche in grado di fornire soluzioni di green economy e di capacità innovativa che dimostrano che è possibile fare impresa dialogando con i cittadini e contribuendo alla crescita del benessere. È proprio a loro che si rivolge l’Associazione, aprendo le iscrizioni per il premio Pimby green edizione 2020».
Rivolto a Pubblica amministrazione, imprese, associazioni e giornalisti, il Premio verrà assegnato per: la progettazione e realizzazione di impianti tecnologicamente avanzati per la valorizzazione dei rifiuti; il confronto, il dialogo e la partecipazione che sanno creare coinvolgimento positivo e responsabile nei cittadini; la pubblicazione di articoli e contenuti scientifici che contribuiscono a diffondere un’informazione trasparente atta a contenere il fenomeno dell’opposizione aprioristico a qualsiasi apertura di attività legata al mondo dei rifiuti, del riciclo e del recupero.
Le iscrizioni per candidarsi sono già aperte, e lo rimarranno fino al 31 maggio 2020. Per maggiori informazioni: http://assoambiente.org/files/Pimby%20Green%202020.pdf