Unieco Ambiente è in vendita, pubblicato l’avviso: closing previsto entro metà 2020
Baldini: «Ci auguriamo che l'acquirente possa valutare l'attuale condizione come un punto di partenza per investire e far crescere ulteriormente l'attività»
[3 Ottobre 2019]
È stato pubblicato sui principali quotidiani nazionali e sul Financial Times l’avviso con i termini dell’offerta non vincolante per la vendita della “Divisione Ambiente” di «Unieco Società cooperativa», in liquidazione coatta amministrativa dall’aprile 2017: una realtà nata e cresciuta nell’ambito del movimento cooperativo emiliano che coinvolge oggi una ventina di imprese private o miste pubblico-private in 5 regioni impegnate: un ruolo di leadership nella gestione dei rifiuti speciali e delle bonifiche, nonché nella raccolta e nella gestione dei rifiuti solidi urbani in particolare in Toscana.
Dopo la consistente risposta avuta alla manifestazione di interesse nel novembre 2018 (quasi 40 soggetti che si sono affacciati durante e dopo l’avviso pubblico) per l’acquisizione di tutta la holding, è proseguito senza tregua l’approfondimento dei requisiti minimi richiesti per la predisposizione dei documenti da mettere alla base del disciplinare di gara vero e proprio, dapprima per l’offerta economica non vincolante e successivamente per l’offerta vincolante; il percorso che il commissario liquidatore Corrado Baldini ha avuto modo di sovrintendere fino a qui è stato tutt’altro che semplice ed ha comportato diverse fasi di approfondimento nel rapporto con i tre advisor scelti per supportare la struttura di Unieco (Osborne Clarke, Roland Berger, Fitchtner) nonché diversi passaggi e verifiche con il ministero dello Sviluppo economico, da cui dipende la procedura di liquidazione coatta amministrativa.
«Ieri abbiamo iniziato a pubblicare l’avviso di inizio della procedura di vendita che inizierà formalmente l’8 ottobre p.v. con la messa a disposizione del disciplinare di gara, con l’obiettivo – spiega Baldini – di arrivare a chiudere le due fasi previste (offerta non vincolante e offerta vincolante) entro la prima parte del 2020. Siamo fiduciosi che la procedura si possa concludere entro l’estate del 2020 con il cosiddetto “closing” che vedrà il trasferimento all’aggiudicatario della proprietà delle partecipazioni. L’obiettivo della procedura è duplice: da un lato garantire la continuità e lo sviluppo del gruppo a vantaggio dell’occupazione e della territorialità in cui le singole realtà operano, evitando che lo stesso venga “spolpato” da chi lo acquisirà; dall’altro ottenere la massima soddisfazione per i creditori di Unieco. La divisione Ambiente rappresenta, infatti, un gruppo variegato di società con risultati positivi che opera in uno dei settori più strategici del Paese. Ci auguriamo che l’acquirente possa valutare l’attuale condizione come un punto di partenza per investire e far crescere ulteriormente l’attività valorizzandone il ruolo nel mercato italiano. Proprio in questa prospettiva il gran lavoro svolto dal management (che ringrazio) nell’ultimo anno è stato orientato a cercare nuove opportunità di investimento proprio per garantire al gruppo quel futuro che si merita».
Come più volte ribadito dall’azienda, dunque, sono cambiati i tempi ma non gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la procedura di vendita per garantire l’occupazione, il mantenimento delle sedi operative sul territorio e un impegno significativo di investimenti, oltre ovviamente a valorizzare al meglio la cessione a favore dei creditori di Unieco.