Blitz di Greenpeace contro le favole del nucleare al Nuclear Energy Summit
«Non credete alle favole sul nucleare. E’ uno spreco di tempo e denaro che distrae dalla crisi climatica»
[21 Marzo 2024]
Attivisti e attiviste di Greenpeace France hanno ostacolato l’arrivo di diverse delegazioni ufficiali al Nuclear Energy Summit che si tiene oggi a Bruxelles. All’avvicinarsi delle delegazioni, gli attivisti hanno sparso polvere rosa e acceso fumogeni dello stesso colore, bloccando le principali vie di accesso al vertice dell’Expo di Bruxelles. Un altro gruppo di attivisti ha scalato la sede del vertice, esponendo striscioni rosa con la scritta “Nuclear Fairytale – Favola nucleare”. Obiettivo della protesta pacifica è evidenziare come il nucleare sia solo una pericolosa distrazione dalle vere soluzioni per il clima.
Nell’intenzione degli organizzatori, il vertice sul nucleare, presieduto congiuntamente dal direttore generale dell’International atomic energy agency (Iaea) Rafael Mariano Grossi, e dal primo ministro belga, Alexander De Croo, dovrebbe scrivere la storia. L’evento mira a conciliare l’energia nucleare e il crescente fabbisogno di elettricità a basse emissioni di carbonio. Ma Greenpeace Franche denuncia che «Dietro lo scintillio emerge tutta un’altra storia, quella di una trovata comunicativa per dare l’impressione che il rilancio del nucleare sia in corso. L’energia nucleare presentata da alcuni leader testardi, tra cui Emmanuel Macron, è un miraggio pericoloso, costoso e inefficace».
Il summit, che riunisce leader politici e dirigenti dell’industria nucleare, punta ad attrarre finanziamenti pubblici e privati per perseguire l’obiettivo, annunciato da un gruppo di Paesi alla COP28 di Dubai, di triplicare la capacità nucleare globale entro il 2050. Greenpeace France fa notare che e «Per triplicare la capacità nucleare globale, dovrebbero essere messi in servizio più di 70 grandi reattori all’anno , tra il 2040 e il 2050. Tuttavia, negli ultimi 3 anni sono stati messi in servizio 21 reattori in tutto il mondo, mentre 24 sono stati spenti. L’energia nucleare è quindi troppo lenta per essere utilizzata per essere di qualche utilità nella battaglia contro il cambiamento climatico. Triplicare le capacità nucleari del mondo è semplicemente inimmaginabile, tranne che in una favola».
Lorelei Limousin, senior campaigner di Greenpeace EU, ha detto: «Siamo in emergenza climatica, perciò il tempo è prezioso, ma i governi riuniti qui oggi intendono sprecarlo raccontando favole sull’energia nucleare. Tutte le evidenze dimostrano che puntare sull’energia nucleare è troppo lento e troppo costoso, senza contare che si tratta di una fonte energetica altamente inquinante e pericolosa. I governi dovrebbero piuttosto incentivare le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e soluzioni più efficaci e utili per le persone, come l’isolamento termico delle abitazioni e la mobilità sostenibile».
Mentre aumenta la pressione della lobby nucleare anche in Italia – per il 15 aprile a Pavia è prevista l’ iWeek “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”, realizzata con il sostegno di Sogin, Edison, Protex Italia, Transmutex e con i patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Università degli Studi di Pavia, della Provincia di Pavia, Assolombarda, Il Collegio Fondazione Ghislieri, Fondazione Sorella Natura – questa settimana più di 600 organizzazioni in tutto il mondo hanno pubblicato una dichiarazione congiunta che invita i governi a non sprecare altro tempo e denaro credendo alle illusioni del nucleare, e investendo piuttosto sullo sviluppo di energie rinnovabili e sicure.
Il tutto mentre le fonti rinnovabili hanno superato ogni previsione di crescita e sono diventate la forma di energia più economica, e in Europa l’energia nucleare è in continuo declino: è scesa al 22,8%, rispetto al 32,8% del 2000, e dal 2010 a oggi appena 2 nuove centrali nuclearisono state collegate alla rete europea.
Cresce invece la resistenza ai tentativi dell’industria nucleare di spacciarsi come fonte di energia verde e rispettosa del clima. Nel 2022, un’ampia coalizione si è opposta all’inclusione sia del gas fossile che dell’energia nucleare nella Tassonomia degli investimenti considerati sostenibili dell’UE e Greenpeace ha portato la Commissione Europea in tribunale per il greenwashing sul nucleare e sul gas. Recenti pubblicazioni di Greenpeace Francia, European Environmental Bureau e Climate Action Network-Europe dimostrano, ancora una volta, che l’energia nucleare è una distrazione pericolosa, un impiego sconsiderato del denaro pubblico e un vero disastro per il clima.
A Bruxelles, mentre la lobby nucleare cerca di travestirsi da salvatrice del clima, gli attivisti di una quarantina di associazioni ambientaliste hanno indossato costumi di fate, unicorni e altri folletti per denunciare questa mascherata, per sensibilizzare sui rischi, sui costi esorbitanti e sui ritardi cronici dei progetti legati al nucleare. progetti. Una mobilitazione diversificata e intergenerazionale, dal sapore carnevalesco, che punta a dimostrare che «Le uniche soluzioni si trovano altrove, nella sobrietà, nei trasporti pubblici, nell’isolamento degli alloggi o anche nelle energie rinnovabili».
Un’azione che punta il dito contro l’industria nucleare, particolarmente influente all’interno dell’Unione europea, e promossa dall’Iaea. Gli attivisti hanno avvertito che «Se cercano in tutti i modi di avvolgerci nelle trappole della sostenibilità, denunciamo la vera deviazione climatica che stanno orchestrando . Greenpeace e le organizzazioni dei movimenti per il clima di tutto il mondo continueranno a denunciare il sabotaggio climatico organizzato dall’Alleanza Nucleare, l’opacità dell’industria nucleare e a fermare l’azione dei leader politici ed economici che non lavorano per l’interesse generale, e a agire per favorire l’emergere di società sostenibili e giuste. Di fronte al travolgente mito nucleare che avanza al di fuori dei dibattiti pubblici in una negazione della democrazia che grava sulle popolazioni, Greenpeace si oppone e rifiuta di vedere le nostre società condannate a subire le conseguenze di politiche energetiche incoscienti che rallentano l’azione climatica. La favola tecnologica del nucleare deve finire. Il governo deve svegliarsi e prendere atto dell’impasse del “nuovo nucleare”».