Comunità energetiche, il ministro dell’Ambiente Pichetto: a breve consultazione pubblica su nuovo decreto

Dopo il sit-in organizzato da Legambiente, associazioni e istituzioni la situazione sembra sbloccarsi

[16 Novembre 2022]

Dopo il sit-in organizzato ieri di fronte al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) da  Legambiente, Rete delle Comunità Energetiche Solidali, Kyoto Club, Free, Next con l’adesione di numerose associazioni organizzazioni e istituzioni per dire stop ai ritardi e agli ostacoli che frenano lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili in Italia, è intervenuto di direttamente dalla COP27 Unfccc in corso in Egitto il ministro Gilberto Pichetto: «Prendo atto delle sollecitazioni di Legambiente sulla necessità di un rapido avvio del nuovo decreto per incentivare le comunità energetiche rinnovabili.
È un tema su cui stiamo lavorando, anche con il dovuto confronto con la Commissione Ue, nell’ambito dell’inquadramento nel regime di aiuti di stato. Il decreto è pronto, a valle del coordinamento con ARERA, e al mio rientro dalla cop27 di Sharm avrò modo di avviare la consultazione pubblica per condividerne i contenuti con tutti gli attori e gli stakeholder di riferimento e acquisire in modo trasparente le proposte. Avvierò al contempo un dialogo costruttivo  con gli altri soggetti  istituzionali  –  in particolare  con il ministro Fitto e le Regioni – per assicurare la migliore attuazione delle misure incentivanti anche a valere su Pnrr. Crediamo fortemente nelle comunità energetiche rinnovabili: sono il segnale di una auto-organizzazione economica ed ecologica sul territorio e costituiscono un forte sviluppo per la diffusione delle energie rinnovabili. E’ una nostra priorità, lo e’ sempre stata, soprattutto in questo momento emergenziale in cui stiamo vivendo un problema con il caro energia».

Le sollecitazioni del Cigno Verde e dei suoi alleati avevano trovato subito un’interlocutrice nella sottosegretaria Vannia Gava che era scesa a parlare con i manis festanti e a stringere la mano al presidente di Legambiente Stefano Ciafani per una foto ricordo e che poi, su Twitter, aveva anticipato così l’interessamente del governo: ambientaliste: «Ho ricevuto questa mattina una delegazione di @legambiente, guidata dal presidente Stefano Ciafani, e di sindaci e amministratori locali. Durante l’incontro è stato affrontato il tema delle Comunità rinnovabili la cui realizzazione e attuazione è attesa e vincolata dall’adozione di un decreto attuativo che ne disciplini il funzionamento e i meccanismi di incentivazione. Sono necessarie le disposizioni per permettere la realizzazione di comunità energetiche fino a 1 MW di potenza con le agevolazioni tariffarie in capo ad ARERA e le direttive per i piccoli comuni fino a 5.000 abitanti per i quali è previsto un investimento di 2,2 mld PNRR, Ho assicurato che la questione delle comunità energetiche è prioritaria per l’azione di governo, in quanto elemento centrale nella diversificazione delle fonti energetiche e nella promozione e diffusione di rinnovabili, per la decarbonizzazione e la neutralità climatica. L’iter normativo – il decreto attuativo era previsto per il mese di giugno, nell’ambito del recepimento della Direttiva RED II – è stato rallentato perché il Ministero ha stabilito di procedere con una massima condivisione con tutti gli attori, in particolare con ARERA. La consultazione di ARERA, avviata quest’estate, è in conclusione e l’esito è previsto per la fine della settimana. Inoltre, il meccanismo di incentivazione è stato sottoposto al vaglio della Commissione europea nella definizione del quadro degli aiuti di Stato, che dovrà confermare anche la possibilità di assegnare i 2,2 miliardi ai piccoli comuni nella forma di contributo a fondo perduto. La collaborazione e l’attività di consultazione permetteranno di adottare, entro brevissimo, un decreto attuativo che fornirà agli operatori un quadro normativo completo e definitivo, per dare un via libero certo alle comunità energetiche rinnovabili, senza vincoli futuri».