Coordinamento Free: la direttiva Ue sull’efficienza energetica è un’opportunità, non un disastro
De Santoli: l’opposizione del governo non ha nessun senso, né per l’efficacia dei finanziamenti pubblici, né per la diminuzione della bolletta energetica
[20 Gennaio 2023]
Il presidente del Coordinamento fonti rinnovabili ed efficienza energetica (Coordinamento FREE), Livio de Santoli, interviene nel dibattito scatenato da alcuni esponenti del governo e dai partiti di maggioranza contro la nuova direttiva europea e in difesa del “valore deklla casa, e fa notare che «L’efficienza energetica è un elemento di decarbonizzazione ma è anche importante per la sicurezza energetica, visto che riducendo la richiesta di energia si diminuisce la dipendenza dalle importazioni di fonti fossili. Se si è contrari all’efficienza energetica e alle sue modalità, non solo si nega l’importanza del processo di decarbonizzazione, ma si negano anche i tanti altri benefici collegati, evidenziati dal Censis nel recente rapporto “Ecobonus e Superbonus per la transizione energetica del Paese”. Inoltre, sono anni che anche il nostro Paese ha effettuato investimenti attraverso i meccanismi di detrazione fiscale, come l’Ecobonus e il Superbonus. Per quest’ultimo, ad esempio, il Censis stima a ottobre 2022 circa 115 miliardi di spesa attivata a fronte di 55 miliardi di investimenti, e 900 mila addetti attivati».
Il presidente del Coordinamento FREE, che raccoglie attualmente come soci 24 associazioni operanti nelle energie rinnovabili e come aderenti un ampio ventaglio di Enti e associazioni, evidenzia che «Questa netta opposizione del governo nei confronti della Direttiva Europea sull’efficienza energetica nell’edilizia non ha nessun senso, né dal punto di vista dell’efficacia dei finanziamenti pubblici, né sull’importanza dei risultati che porterebbero anche ad una diminuzione della bolletta energetica (stimata – in ottica di direttiva europea per il residenziale – in 10-12 miliardi di euro all’anno), sebbene si consideri importante introdurre delle esenzioni aggiuntive e delle flessibilità per tenere conto delle caratteristiche del nostro parco immobiliare.Piuttosto conviene attivarsi da subito per revisionare il pacchetto delle detrazioni fiscali in modo da renderlo più efficiente, in grado di favorire interventi più efficaci nel promuovere la decarbonizzazione, e fondato su un orizzonte traguardato al 2030, in modo da fornire alle imprese e agli altri rappresentanti della filiera la capacità di crescere e strutturarsi e guidare un nuovo rinascimento dell’edilizia. Sviluppando adeguati meccanismi finanziari per rendere l’efficienza energetica più attraente per l’intera filiera si può costruire una linea di sviluppo industriale nazionale, inserita in una strategia energetica pluriennale, con strumenti strutturali migliorati sulla base delle esperienze di questi anni. Il processo non può essere bloccato, ma invece rilanciato».
De Santoli conclude: «L’attuale struttura del Superbonus dovrebbe essere rivista proprio in funzione degli obiettivi posti dalla nuova Direttiva sull’efficienza energetica che fissa una road map precisa. E forse è proprio questo il fatto che dà fastidio: la programmazione. Cosa alla quale troppo spesso in Italia si è allergici».