Cerro Pabellón nasce nel deserto di Atacama, in Cile
La prima centrale geotermica del Sud America è made in Italy
Rappresenta anche il primo impianto del suo genere a essere costruito a 4.500 metri sopra il livello del mare
[18 Aprile 2017]
L’impianto geotermico di Cerro Pabellón, in Cile, ha segnato la storia delle energie rinnovabili segnando due record in un colpo solo: le sue due unità da 24 MW sono state realizzate a 4.500 metri sopra il livello del mare, nel deserto di Atacama, e costituiscono la prima centrale geotermica ad alta entalpia di taglio industriale a esser costruita a una tale altitudine. A regime saranno in grado di produrre circa 340 GWh l’anno, pari al consumo di oltre 165mila famiglie cilene, evitando l’immissione in atmosfera di più di 166mila tonnellate di CO2: la centrale di Cerro Pabellón è entrata in funzione da pochi giorni, e rappresenta il primo impianto geotermico di tutto il Sud America.
«È dal 1990 che mi occupo di geotermia per Enel Green Power. Ogni volta mi chiedono: qual è la centrale più bella che hai avviato? Fino a pochi giorni fa dicevo “la prossima”, ma adesso dico Cerro Pabellón», dichiara entusiasta Simone Villani – commissioning leader che coordinato le oltre 1000 persone che hanno lavorato al progetto geotermico di Cerro Pabellón in un ambiente spettacolare e duro come quello del deserto di Atacama.
A realizzare la centrale, che ha iniziato a immettere energia nel Sistema Interconectado del Norte Grande (SING) che alimenta il nord del Cile, sono state la controllata del Gruppo Enel, Enel Green Power Chile Ldta (“EGPC”) e l’impresa statale cilena Empresa Nacional del Petróleo (“ENAP”).
Cerro Pabellón – osservano da Enel Green Power – incorpora la più avanzata tecnologia geotermica, rendendo l’impianto adatto alle condizione estreme di un’area caratterizzata da forti escursioni termiche e da una grande altitudine. Per generare energia, l’impianto estrae fluido geotermico dal bacino trovato durante la fase di esplorazione del progetto. Una volta che il fluido ha generato elettricità, questo viene re-iniettato nel bacino.
«L’avvio della produzione di Cerro Pabellón è una pietra miliare per noi in Cile – commenta Guido Cappetti, General Manager di Geotérmica del Norte S.A. (“GDN”), la joint venture controllata da EGPC all’81,7% e da ENAP – Grazie alla nostra esperienza unica nel campo geotermico siamo stati in grado di sfruttare parte dell’enorme potenziale geotermico del Cile, rafforzando l’impegno di Enel e di ENAP a contribuire alla diversificazione del mix di generazione del Paese attraverso una nuova fonte di energia rinnovabile».