Enel non riconvertirà a gas le centrali di Brindisi e Civitavecchia

Wwf ClientEarth: bene l’uscita dai combustibili fossili

[28 Novembre 2023]

Il 22 novembre il Gruppo Enel  ha presentato il suo Piano 2024-2026” e, dopo averlo analizzato, il Wwf Italia «Esprime soddisfazione per la decisione di Enel, annunciata contestualmente al Piano industriale, di non voler riconvertire a gas le due grandi centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia. Il cambio di direzione conferma che la transizione energetica per il settore elettrico sta andando molto veloce e ogni investimento in nuove infrastrutture a gas costituisce un rischio e non un vantaggio anche dal punto di vista industriale».

insieme a ClientEarth, una ONG che promuove cause legali per la difesa del clima e dell’ambiente, il Wwf aveva contestato la decisione delle autorità italiane di permettere a Enel di costruire una nuova centrale a gas di grandi dimensioni per sostituire la centrale a carbone Federico II, a Brindisi, che deve essere dismessa entro il 2025, ora le due organizzazioni si aspettano ora che il progetto venga ufficialmente ritirato.

Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia ha commentato: «Ora dobbiamo lavorare per la Giusta Transizione con le comunità di Brindisi e Civitavecchia e con tutti gli attori in campo, a cominciare naturalmente da Enel. Ci auguriamo che il Ministero per le Imprese e il Made in Italy svolga un ruolo propulsivo in tal senso e apra a tutti gli stakeholders il tavolo di coordinamento svolto il 9 novembre. Ricordiamo che il coinvolgimento non solo delle istituzioni, ma delle forze sociali vive è essenziale e ha già prodotto esempi positivi di progettazione partecipata (eolico offshore) a Civitavecchia. L’importante è entrare nel merito con il coinvolgimento della comunità e delle forze vive della società. Occorre mettere a punto un metodo e questo sarà essenziale man mano che la transizione affronterà nodi anche più grossi, in modo da minimizzarne l’impatto sociale e massimizzare le opportunità che devono essere colte oggi e non domani. Le comunità di Brindisi e Civitavecchia hanno sofferto molto, in termini di inquinamento e di impatti su salute, natura e altre attività economiche: ora devono diventare un esempio per l’economia a carbonio zero e rispettosa della naturaz.

Bellinda Bartolucci, avvocato di ClientEarth, conclude: «Con questo annuncio, l’amministratore delegato di Enel ha confermato che il gas fossile non è un investimento sicuro e non ha posto nel nostro futuro mix energetico. Una nuova centrale a gas non farebbe altro che costringere l’Italia a dipendere da un combustibile fossile costoso e inquinante e a creare danno nelle comunità e nella natura – ed è per questo che all’inizio di quest’anno, con il WWF, abbiamo intrapreso un’azione legale contro le autorità italiane per aver dato il via libera al progetto Enel di riconversione a gas.  Ci aspettiamo che ora Enel formalizzi la decisione, ritirando ufficialmente il progetto. Altre aziende devono guardare a decisioni come questa e rendersi conto che oggi puntare su infrastrutture a gas comporta grossi rischi per gli investimenti, tanto più con l’accelerazione della crisi climatica. Questa lungimiranza è vitale per i lavoratori, gli azionisti e il pianeta».