Energia per restare: come aiutarli a casa loro, ma davvero (FOTOGALLERY)
Un progetto italiano che ha cominciato a cambiare il futuro di 5 villaggi del Senegal
[13 Ottobre 2017]
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra il 16 ottobre, Green Cross Italia annuncia la conclusione del progetto Energia per restare, avviato in 5 villaggi del Senegal dove vivono 22.500 persone, e racconta la storia di Aisha: «Ha due figli. Suo marito è emigrato, di lui non si hanno più notizie. Con la nuova rotazione delle colture, introdotta grazie a Green Cross, ha di che sfamare i suoi bambini e quello che consuma lo vende al mercato. Anche Amina adesso può mandare i figli a scuola: i pannelli fotovoltaici installati sul suo campo alimentano le pompe per l’irrigazione e così Dianaba e Lamine non devono più raccogliere l’acqua per annaffiare».
Il Senegal è un Paese duramente colpito dai cambiamenti climatici, «dove la produzione alimentare delle comunità rurali è aleatoria e incostante e in alcuni anni arriva a calare del 50-60 per cento – spiegano a Green Cross – i duemila beneficiari del progetto finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e realizzato in partenariato con Enea e Cultivert, possono guardare al futuro con maggiore serenità. »
I 5 villaggi fanno parte della Regione di Matam, nel Nord-Est del Senegal, che negli ultimi 20 anni è stata colpita da una forte carestia e da dove i giovani fuggono alla ricerca di un lavoro, l’intervento di Green Cross, Enea e Cultivert ha ottenuto l’obiettivo che si era posto: «migliorare produzione e reddito di tante famiglie di piccoli coltivatori, per la maggior parte donne». Green Crosss traccia un bilancio positivo di un’iniziativa che davvero aiuta “a casa loro” i più poveri e bisognosi di una regione dove cambiamento climatico e siccità rendono la vita sempre più difficile: «Qui, al confine con la Mauritania, sono stati introdotti sistemi agricoli innovativi e sostenibili, basati sul risparmio idrico ed energetico. Qui 166 pannelli solari, per un totale di 41 kWp, pompano l’acqua su 37 ettari di terreno dando maggiori prospettive di benessere, in grado di contrastare la migrazione irregolare. Qui dove c’erano campi poco produttivi oggi crescono carote, verze, melanzane, peperoncini, limoni, mango. Un intervento in linea con il tema di quest’anno della Giornata mondiale, “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”, che raccoglie e affronta una delle principali sfide del futuro del nostro pianeta». Un esempio di come si può davvero mettere in atto il furbesco slogan “aiutiamoli a casa loro” che è sempre sulla bocca di chi vorrebbe che tutto continuasse come sempre e scambia il neocolonialismo per aiuto allo sviluppo.
Elena Seina, coordinatrice dei progetti Africa di Green Cross, conclude: «Con Energia per restare siamo intervenuti in una zona dove è necessario rafforzare la sicurezza alimentare con azioni che affrontano i bisogni immediati e forniscono soluzioni durevoli Quando l’agricoltura diventa resiliente si costruisce il primo baluardo per prevenire l’emigrazione. Questo è il nostro impegno per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Onu nell’Agenda 2030, questo è il nostro contributo per ridurre la povertà rurale e promuovere l’uso di risorse naturali sostenibili».