Energia rinnovabile: i progetti congiunti transfrontalieri sono fattibili e vantaggiosi

I benefici sono evidenti ma i progetti comuni sono pochi e le difficoltà molte

[18 Dicembre 2020]

Nonostante i vantaggi evidenti, come l’energia più economica e l’accesso a nuove risorse, solo pochi Paesi europei hanno intrapreso progetti transfrontalieri di energia rinnovabile. Il nuovo briefing dell’European environment agency (Eea)  “Cross-border cooperation for deployment of renewable energy”,  che esamina le sfide poste dalla cooperazione transfrontaliera per l’energia rinnovabile, ha rilevato che «Esistono diversi ostacoli chiave che dissuadono gli Stati membri dell’Ue dal lanciare progetti comuni. Questi includono la complessità della definizione di accordi, potenziali conflitti con le misure nazionali, incertezza su come condividere costi e benefici e sostegno pubblico».

Basandosi sull’analisi di tre casi di studio che coinvolgono 6 Paesi europei (Svezia e  Norvegia, Germania e Danimarca; Regno Unito e Irlanda/Eire), l’Eea formula una serie di raccomandazioni per aiutare a superare queste sfide e dice che «Una forte volontà politica, fiducia reciproca, flessibilità e una strategia di comunicazione coordinata emergono come alcuni dei fattori chiave del successo della cooperazione transfrontaliera nel settore delle energie rinnovabili.

Il briefing si basa sull’analisi dettagliata “Cross-border regional cooperation for the deployment of renewable energy in Europe”, che è stata preparata per l’Eea dall’European Topic Centre on Climate Change Mitigation and Energy  (ETC.CME) ed evidenzia che  «Il raggiungimento di un sistema energetico climate-neutral richiederà più progetti congiunti tra i Paesi» dei pochi attualmente in corso e che «La cooperazione transfrontaliera sull’energia rinnovabile offre molteplici vantaggi per i Paesi partecipanti: generazione di elettricità più efficiente ed economica, maggiore certezza nel mercato, accesso aperto a nuove risorse e opportunità e facilitazione di altri progetti internazionali».

Il B<briefin Eea conclude: «Come recentemente sottolineato dal Consiglio dell’Ue, tale cooperazione può anche contribuire all’integrazione del mercato interno dell’energia dell’Ue e a un raggiungimento più efficiente in termini di costi degli obiettivi nazionali e dell’Ue in materia di energie rinnovabili».