Estate torrida: a rischio le forniture di elettricità nell’Italia centrale e settentrionale
Terna corre ai ripari. In Europa aumentano eolico e solare e diminuiscono nucleare e termico
[5 Giugno 2017]
Il rapporto “Summer Outlook 2017 and Winter Review 2016/2017” dell’European network of transmission system operators for electricity (Entso-e) analizza la capacità produttiva totale di energia in Europa e conferma la diminuzione del nucleare e del termico, eccetto il gas, e l’aumento dell’eolico e del solare, ma lancia anche un allarme per questa estate: in Italia, in caso di temperature molto elevate (che stiamo già sperimentando in questo fine primavera) l’adeguatezza delle forniture e l’equilibrio tra produzione e consumo devono essere monitorati per tutta la stagione »
Entsoe, che è l’Associazione europea dei gestori di rete dei sistemi di trasmissione di energia elettrica della quale fa parte anche l’italiana Terna, mette in guardia l’Italia sulla capacità della rete di sostenere i picchi di domanda estivi: «In Italia, in caso di condizioni climatiche severe con temperature molto alte, l’adeguatezza della rete (cioè la capacità di soddisfare in modo continuativo la domanda, ndr) potrebbe essere a rischio durante la gran parte dell’estate. Il periodo più critico dovrebbe essere tra la metà di giugno e la fine di luglio e i rischi riguardare principalmente l’Italia Centrale e del Nord»
Il rapporto Entso-e spiega che questo è dovuto alla ridotta capacità di generazione nel Nord e Centro Nord, a causa della recente chiusura di diverse centrali elettriche e alla possibile riduzione della possibilità di utilizzare corsi d’acqua nelle aree settentrionali e meridionali.
Terna ha già programmato alcune possibili risposte a questa emergenza energetica (risposta alla domanda locale, riattivazione temporanea di impianti chiusi …) ma esiste ancora un certo rischio in caso di forti ondate di caldo e di insufficienti riserve idriche.
L’analisi di di Entso-e dell’adeguatezza del sistema paneuropeo si basa sul picco di consumi che avviene intorno alle 19.00, ora legale dell’Europa centrale (CEST), cioè quando il consumo di elettricità, dedotte le rinnovabili variabili, è generalmente al suo apice. Vengono considerate sia la probabilità di alte temperature che le condizioni di produzione di energia eolica e fotovoltaica.
Oltre all’Italia, l’altro Paese Ue che quest’estate potrebbe avere grossi problemi è la Polonia, per la quale l’analisi non mostra alcun rischio alle 19.00 CEST ma aggiunge che potrebbe andare sotto stress in altri momenti: «Infatti, il picco di consumo in Polonia avviene 13,00 -14,00 CEST e la produzione solare è ancora trascurabile. Anche se c’è una quantità elevata di produzione di energia solare disponibile nello stesso tempo nella vicina Germania, l’importazione è limitata a causa di flussi non programmate attraverso il sistema polacco (ad ovest in direzione sud)».