Germania: le trattative per il governo semaforo Verdi, Spd e Fdp sono cominciate bene
Uscita dal carbone entro il 2030, più eolico, salario minimo a 12 euro l’ora e case senza scopo di lucro
[15 Ottobre 2021]
Dopo una settimana di intensi contatti esplorativi, il team dei Grünen che sta trattando con Sozialdemokratische Partei Deutschlands (SPD) e Freie Demokratische Partei (FDP) raccomanda al suo Länderrat di avviare domenica i negoziati ufficiali per una coalizione con SPD e FDP sulla base del documento esplorativo congiunto che «Descrive un chiaro programma di riforma e indica la strada per progressi evidenti in aree importanti».
La ex candidata alla cancelleria Annalena Baerbock ha sottolineato in un comunicato stampa che «L’obiettivo comune dei partner negoziali e quello di far decollare una coalizione per le riforme e il progresso al fine di utilizzare il prossimo decennio come un decennio di rinnovamento».
I verdi tedeschi div cono che con socialdemocratici e liberali hanno discusso in un clima di fiducia, partendo da punti di vista diversi «per trovare percorsi e ponti comuni». I tra Partiti si sono fatti concessuioni reciproche, «Il che allo stesso tempo significa anche che ciascuna parte si aspetta qualcosa».
L’atro portacoce dei Grünen, Robert Habeck, dice che «E’ emersa una dinamica che può dare a questa alleanza un vero impulso. Invece di una coalizione del minimo comune denominatore, si è pronti a prendere decisioni chiare». Il documento esplorativo concordato è una base stabile su cui il gruppo esplorativo verde raccomanda che il Länderrat, convocato con breve preavviso per domenica, inizi ora i colloqui di coalizione. Habeck ha sottolineato un obiettivo comune: «La politica dovrebbe finalmente rendere giustizia alla realtà della vita delle persone».
I negoziati e il documento dimostrano che tra tre fors ze molto diverse ci sono somiglianze essenziali: «Specialmente nella modernizzazione dello Stato, nella politica sociale, nell’economia e nella politica estera – dicono i Verdi – Per noi è particolarmente importante aver concordato un’ampia protezione climatica: stiamo svoltando verso il percorso di 1,5 gradi. Le misure concrete sono il 2% della superficie per l’espansione eolica, gli impianti solari sugli edifici diventano obbligatori e l’uscita dai combustibili fossili è obbligatoria» e quella dal carbone è anticipata al 2030.
Nel comunicato dei Grünen si legge che «A tal fine, abbiamo concordato passi importanti per uno Stato moderno con procedure di approvazione più rapide e un’amministrazione moderna e orientata al cittadino. Insieme vogliamo una vera svolta nelle politiche sociali che tenga conto della vita moderna: dal diritto di famiglia alla naturalizzazione fino al diritto di cittadinanza all’avanguardia, in particolare attraverso un cambio di passo. E la giustizia sociale si rafforza notevolmente: arriva la sicurezza di base per i bambini, il salario minimo sarà aumentato a 12 euro, con le nuove case senza scopo di lucro vogliamo affrontare la casa come questione sociale dei nostri tempi. In politica estera c’è un chiaro impegno verso l’Europa e il multilateralismo. Siamo particolarmente lieti di norme più vincolanti nella politica degli armamenti».
Soddisfatto anche il leader della FDP Christian Lindner «Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da uno stile particolare. Si sono incontrate tre forze politiche che, in un ambiente molto discreto, hanno organizzato molto seriamente colloqui caratterizzati dalla curiosità per le posizioni dell’altra. Questo stile da solo segna un punto di svolta nella cultura politica tedesca. Abbiamo notato che il modo in cui affrontiamo le sfide del futuro ha colpito molte persone nel nostro Paese. Che, da sola, la serietà con cui abbiamo parlato ha dato a molte persone la speranza che un nuovo inizio sia possibile per il nostro Paese. Per noi e, come ho l’impressione, per tutti coloro che sono coinvolti, questo ha ampliato la portata delle possibilità e ha generato nuove ipotesi politiche. L’FDP si considera un partito di centro politico. Questa costellazione di discussioni a livello federale è nuova per noi. Ma vediamo in questo un’opportunità. Se Partiti così diversi potessero concordare sfide e soluzioni comuni, allora c’è un’opportunità per unire il nostro Paese nel suo insieme. Quindi c’è la possibilità che una possibile coalizione diventi più grande della semplice somma delle sue parti. Abbiamo parlato intensamente e non abbiamo cercato di scendere a compromessi sulla formula. Abbiamo rotto con la peculiarità di difendere le differenze politiche, ma ci siamo sforzati di prendere chiare decisioni direzionali. C’è sempre un dare e avere. Ma il progresso richiede che ci siano chiari indicatori di direzione, e abbiamo raggiunto tali chiari indicatori di direzione».
Lindner non rinuncia però ai suoi cavalli di battagli liberisti ma li tempera rispetto ai proclami rigoristi e ultraliberisti della campagna elettorale: «Dal mio punto di vista, ci tengo a sottolineare che esistono chiari limiti finanziari che coniugano la sostenibilità delle finanze pubbliche con il rispetto dei limiti di resilienza delle persone. Vengono inoltre mostrate le prospettive di sgravio, ad esempio nel settore dei costi dell’energia elettrica. In secondo luogo, abbiamo delineato un programma per la deburocratizzazione e lo sblocco del nostro Paese affinché i progetti privati e pubblici tornino a essere possibili. Vogliamo lottare per la competitività anche attraverso investimenti privati e pubblici in un rinnovato quadro socio-ecologico dell’economia di mercato. Vogliamo facilitare un nuovo inizio per l’avanzamento sociale dai limiti di reddito aggiuntivi con un nuovo assegno di cittadinanza, attraverso iniziative nell’educazione al miglioramento delle pensioni per le persone. E, ultimo ma non meno importante, abbiamo acquisito una comprensione comune che la nostra società nel suo insieme ha bisogno di una spinta alla liberalizzazione, che abbiamo bisogno di una modernizzazione della nostra politica sociale, che vogliamo rafforzare la libertà degli individui».
Il lider liberale sembra più che intenzionato ad andare avanti nella coalizione di governo con verdi e socialdemocratici: «Dopo questi colloqui, siamo convinti che da molto tempo non ci sia stata un’opportunità paragonabile per modernizzare la società, l’economia e lo Stato. Per molto tempo non c’è stata un’opportunità di modernizzazione paragonabile a quella attuale. Ecco perché non vogliamo lasciarci sfuggire questa opportunità. Il nostro team esplorativo raccomanderà ai comitati FDP di avviare i colloqui di coalizione lunedì. Crediamo che il grande vincitore di una tale coalizione alla fine non sarebbe un unico partito, ma sarebbe il nostro Paese».
La SPD che avrà in Olaf Scholz il cancelliere che avrà l’onore e l’onere di succedere ad Angela Merkel, si affida al lungo comunicato riassuntivo congiunto della trattativa esplorativa con Grünen e FDP e, in attesa della decisione definitiva degli organismi dirigenti dei verdi e dei liberali, dà con soddisfazione il via libera a un governo semaforo (rosso SPD, verde Grünen e giallo FDP). Scholz ha detto: «Si può percepire che da qui è possibile partire. La Germania ha bisogno di un governo stabile e affidabile che affronti le sfide del nostro Paese. Le esplorazioni hanno dimostrato che il semaforo può essere questo governo di progresso».