Global Geothermal Alliance, la Toscana centro di eccellenza internazionale con la geotermia 2.0
Indirizzare fondi Ue verso la ricerca di risorse geotermiche e l'innovazione tecnologica degli impianti
[11 Settembre 2017]
Si è riunita oggi a Firenze l’High Level Conference della Global Geothermal Alliance (Gga), organizzata da o a Firenze dall’International renewable energy (Irena), per un summit dedicato al tema “Lavorare insieme per promuovere l’energia geotermica verso un futuro di energia sostenibile”, al quale hanno partecipato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e ministri di 25 governi.
Intervenendo al meeting, l’assessore alle attività produttive della Regione Toscan, Stefano Ciuoffo, ha proposto «Una geotermia 2.0, progetto di sviluppo lanciato da una regione che si candida a centro di eccellenza nello scenario internazionale grazie all’impiego di tecnologie e competenze che le imprese stanno esportando in tutto il mondo».
Ciuoffo ha sottolineato che «In Italia la produzione geotermoelettrica esiste al momento solo in Toscana, “un limite questo da superare quanto prima, ma anche un vanto, perché nei nostri territori si è formata una grande industria diffusa dell’energia elettrica, nella quale lavorano circa 2000 persone, tra diretti ed indotto. Ma per essere un reale fattore di sviluppo strategico, l’attività geotermoelettrica in Toscana deve fare un salto di qualità e di maggiore condivisione dei benefici con il territorio per evitare un ‘effetto-rifiuto’ da parte di residenti ed attività locali. Per questo vogliamo fare della realtà toscana un centro di eccellenza internazionale, con programmi finalizzati a non aumentare l’impatto sulle matrici ambientali al crescere la potenza installata e della produzione di energia elettrica, e a favorire l’inserimento paesaggistico delle centrali esistenti e nuove. Soprattutto, la geotermia può rappresentare la fonte attorno alla quale si sviluppa un distretto produttivo in grado di raccogliere ed integrare i diversi settori d’interesse. Visto che uno dei principali punti di forza del nostro sistema produttivo sono la ricerca, l’innovazione tecnologica e l’alta formazione, è in quest’ottica che possiamo sviluppare e garantire la creazione di nuovi posti di lavoro, condizione per far accettare questa industria dalle popolazioni interessate e creare un sistema efficace, in grado di riprodursi».
L’assessore regionale ha proseguito: «Oggi abbiamo l’occasione di verificare con tutti voi come la nostra idea di un progetto di sviluppo, che abbiamo chiamato per semplicità Geotermia 2.0, potrà collocarsi in uno scenario mondiale grazie alla presenza sul territorio di una delle poche risorse di cui dispone il nostro paese, ma anche grazie all’impiego che nel tempo le imprese hanno saputo farne esportando competenze e tecnologie in tutto il mondo. In quest’ottica il presidente della Regione Enrico Rossi ha formulato delle proposte al ministero dello sviluppo economico, ad oggi in corso di approfondimento nell’ottica di una nuova intesa inter – istituzionale, estendibile ad altri territori».
Un’iniziativa già partita livello europeo: oggi pomeriggio un gruppo di Regioni “pioniere” si sono riunite per un primo scambio di esperienze alla presenza della Commissione europea. Ciuoffo spiega che «L’idea è di indirizzare parte dei loro fondi europei verso la ricerca mineraria di risorse geotermiche e verso l’innovazione tecnologica degli impianti geotermici per migliorare l’efficienza energetica e ridurre gli impatti ambientali. Vorrebbero anche investire risorse per campagne di sensibilizzazione volte al risparmio energetico e all’accettazione sociale dell’attività geotermica. E infine, promuovere la creazione di una “Partnership Geotermia” all’interno della Piattaforma S3 dell’energia che favorisca l’attuazione delle rispettive Smart Specialisation regionali, con l’ausilio del Jrc e della DG Regio della Commissione europea».
L’assessore ha concluso: «La Toscana guarda con ambizione al futuro ed intende contribuire all’obiettivo di una sostanziale riduzione delle emissioni dei gas climalteranti fissando l’obiettivo di riuscire, anche e soprattutto grazie all’attività geotermoelettrica, a produrre solo energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2050».