Guerra in Ucraina, Arpa FVG: In Italia nessun innalzamento della radioattività
Ma in Ucraina si continua a combattere intorno alle centrali nucleari
[1 Marzo 2022]
Dopo che i russi hanno conquistato il cadavere nucleare della centrale di Chernobyl e si combatte intorno alle centrali nucleari ucraine (alimentate con combustibile nucleare russo) dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG), al confine orientale dell’Italia, arrivano notizie rassicuranti: «Tutti i rilievi finora eseguiti non evidenziano alcun innalzamento della radioattività in aria rispetto ai valori di fondo naturale».
Dopo l’intensificarsi degli eventi bellici in Ucraina e le crescenti preoccupazioni per il rilascio di sostanze radioattive, Arpa FVG ha intensificato il monitoraggio dei radionuclidi in aria nella propria stazione di Udine già a partire dal 26 febbraio e sottolinea che «Le attività vengono svolte in continuo e stretto rapporto con ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) che è il punto di allerta nazionale..
Le misure sono effettuate presso il Centro regionale di radioprotezione (CRR) di Arpa FVG dove sono presenti strumentazioni che consentono il controllo della radioattività ambientale, sia in situazioni ordinarie che in caso di emergenza.
ARPA FVG spiega che «In particolare al momento si è intensificato: il controllo in continuo della radiazione gamma in aria e il controllo delle polveri totali sospese (particolato atmosferico). Le misure dell’irraggiamento in aria sono pubblicate in continuo in questa pagina (cliccare sulla stazione di Udine). Le misure fanno riferimento al Rateo di Dose Gamma che rappresenta la somma della radioattività presente sia di origine naturale che eventualmente di origine artificiale. Tale misura consente di valutare immediatamente eventuali incrementi del Rateo di Dose in aria riconducibili a importanti rilasci di effluenti radioattivi derivanti da un qualsiasi evento anomalo. L’analisi tramite spettrometria gamma delle polveri totali sospese (particolato atmosferico) raccolte quotidianamente permette di identificare i radionuclidi responsabili dell’eventuale anomalia radiometrica. Da giovedì ad oggi non è stata evidenziata alcuna presenza di radionuclidi artificiali al di sopra della minima attività rilevabile».
Arpa FVG continuerà a seguire l’evoluzione della radioattività in aria e darà informazioni tramite i propri canali social.