Guterres: «La dipendenza globale dai combustibili fossili deve finire»
«Deve ripartire una rivoluzione delle rinnovabili. Senza non ci può essere futuro»
[19 Settembre 2022]
Intervenendo al the Global Compact Board meeting, il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha sottolineato che «Il raggiungimento di una transizione energetica giusta ed equa è una delle più grandi sfide che il nostro mondo deve affrontare. I disastri climatici e i prezzi del carburante alle stelle hanno reso chiara la necessità di porre fine alla nostra dipendenza globale dai combustibili fossili».
Guterres ha quindi sottolineato «L’importanza di investire nelle energie rinnovabili, costruire resilienza e aumentare l’adattamento. Se in passato avessimo investito massicciamente nelle energie rinnovabili, ora non saremmo nel mezzo di un’emergenza climatica. Le energie rinnovabili sono l’unico percorso credibile verso una reale sicurezza energetica, prezzi dell’energia stabili e opportunità di lavoro sostenibili».
Il capo delle Nazioni Unite ha anche affermato che «La quota di energie rinnovabili nella produzione globale di elettricità deve aumentare da quasi il 30% di oggi a oltre il 60% nel 2030 e al 90% nel 2050. I leader in business, così come i governi, devono smettere di pensare alle rinnovabili come a un lontano progetto del futuro. Senza rinnovabili non ci può essere futuro».
Poi, il segretario generale dell’Onu ha delineato il suo Five-Point Energy Plan per passare alle rinnovabili, «Cominciando dal trattare le tecnologie come “beni pubblici globali” liberamente disponibili. L’identificazione dei brevetti che possono essere resi disponibili gratuitamente, in particolare quelli relativi alle batterie e alla capacità di accumulo, sono fondamentali per una transizione energetica rapida ed equa».
Guterres ha anche evidenziato la necessità di Mettere in sicurezza, aumentare e diversificare le filiere per le tecnologie delle energie rinnovabili. Le filiere per i componenti e le materie prime sono ancora concentrate in una manciata di Paesi».
Il terzo punto del piano è quello di livellare il campo di gioco per le energie rinnovabili: «Abbiamo la tecnologia, la capacità e i fondi, ma abbiamo urgente bisogno di mettere in atto politiche e strutture per incentivare gli investimenti ed eliminare i colli di bottiglia causati da burocrazia, permessi e connessioni alla rete».
Il quarto punto prevede di spostare i sussidi dai combustibili fossili alle energie rinnovabili «Poiché ogni anno i governi spendono circa mezzo trilione di dollari per abbassare artificialmente il prezzo dei combustibili fossili, più del triplo di quanto ricevono le rinnovabili. Se canalizziamo queste risorse e sussidi alle energie rinnovabili, non riduciamo solo le emissioni; creiamo anche posti di lavoro più dignitosi ed ecologici».
Il quinto e ultimo punto di Guterres si è concentrato sull’importanza di «Triplicare gli investimenti pubblici e privati nelle energie rinnovabili fino ad almeno 4 trilioni di dollari all’anno. I costi iniziali per l’energia solare ed eolica rappresentano l’80% dei costi della sua durata di vita, il che significa che i grandi investimenti oggi raccoglieranno frutti ancora più grandi domani. Tuttavia, questo richiede che: i finanziamenti affluiscano a coloro che ne hanno più bisogno; quadri di rischio adeguati e maggiore flessibilità per aumentare la finanza rinnovabile; la riduzione dei costi di finanziamento per i Paesi in via di sviluppo. Il costo del capitale per i progetti di energia rinnovabile nel mondo in via di sviluppo può essere 7 volte superiore a quello del mondo sviluppato. L’Africa attrae solo il 2% degli investimenti nell’energia pulita, nonostante il suo vasto potenziale di energia rinnovabile».
Guterres ha concluso: «Una transizione giusta verso un futuro di energia rinnovabile è affare che riguarda tutti, compreso il settore privato, per promuovere obiettivi basati sulla scienza e piani di transizione giusta, in collaborazione con le organizzazioni sindacali e la società civile. Il tempo delle parol e è finito. Abbiamo bisogno di azioni credibili e responsabilità. Ogni azienda e investitore; ogni città e Paese deve passare dai discorsi, dalle loro promesse net zero, a realizzare l’Accordo di Parigi e salvare gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il Global Compact delle Nazioni Unite è pronto ad aiutare in questo sforzo vitale, Esorto tutti ad accelerare l’azione in tutti i settori e in tutte le regioni per dare il via alla rivoluzione delle rinnovabili».