I camion e bus elettrici a batterie emettono il 63% di gas serra in meno di quelli a diesel (VIDEO)
Nel corso della loro vita, i camion elettrici hanno le maggiori riduzioni delle emissioni anche rispetto a quelli a gas e idrogeno .
[7 Febbraio 2023]
Per raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2° C, l’Europa deve decarbonizzare urgentemente i suoi camion e autobus, i veicoli con le emissioni più elevate, che rappresentano solo il 2% dei veicoli su strada, ma contribuiscono a un quarto delle emissioni legate ai trasporti. Lo studio “A comparison of the life-cycle greenhouse gas emissions of European heavy-duty vehicles and fuels” pubblicato dall’ International Council on Clean Transportation (ICCT), confronta le emissioni di gas serra nel ciclo di vita (GHG) di camion e autobus elettrici, a idrogeno, a gas e diesel in Europa e i risultati indicano un chiaro percorso per decarbonizzare il settore: «I modelli elettrici a batteria possono offrire le maggiori riduzioni delle emissioni anche quando si utilizza il mix di rete elettrica media dell’Ue, che non è completamente rinnovabile ma continuerà a migliorare durante il ciclo di vita dei veicoli».
Lo studio ICCT valuta gli attuali modelli diesel best-in-class rispetto alle loro alternative a gas naturale e a emissioni zero nel mercato europeo. La sua metodologia fornisce contributi innovativi che la distinguono da altre analisi del ciclo di vita. Gli autori stimano le emissioni di gas serra presenti e future di camion e autobus e tengono conto dell’intensità di carbonio media del ciclo di vita dei mix di carburante ed elettricità, nonché dei cambiamenti nel mix di carburante durante la vita del veicolo, tenendo in considerazione le attuali politiche energetiche.
Lo studio fornisce così un quadro completo delle emissioni del ciclo di vita di diversi propulsori e le opzioni di carburante di questi veicoli e utilizza una metodologia che tiene conto non solo le emissioni di CO2 dai tubi di scappamento dei veicoli, ma anche le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione dei veicoli e dei loro componenti, dalla manutenzione dei veicoli, dalla produzione di carburante e dalla produzione di elettricità. Inoltre, lo studio valuta anche i cambiamenti nel mix medio di elettricità e carburante durante il ciclo di vita dei veicoli odierni. All’ICCT evidenziano che «Un risultato chiave dello studio è che il maggiore impatto climatico prodotto da camion e autobus nel corso della loro intera vita deriva dalla fase di utilizzo o consumo di carburante, non dall’estrazione di materie prime, dalla costruzione o dalla manutenzione».
Nikita Pavlenko, responsabile del programma combustibili dell’ICCT, conferma: «Il problema non è la fabbrica ma la strada. L’elevata intensità di gas serra della guida di un camion durante la sua intera vita compensa le emissioni di gas serra generate durante la produzione o la produzione del carburante, o dall’energia che consuma. Il nostro studio affronta le incertezze relative alla quota di emissioni in tutte le fasi della vita del veicolo. Dimostra che solo i camion elettrici a batteria e alcuni camion elettrici a celle a combustibile possono raggiungere gli obiettivi climatici nel settore».
Il confronto tra i diversi propulsori e opzioni di carburante rivela che «I camion elettrici a batteria sono all’avanguardia nella riduzione delle emissioni di gas serra. Se stimati sull’intero ciclo di vita di un autoarticolato elettrico a batteria da 40 tonnellate che entrerà in servizio nel 2021, questi modelli di veicoli producono almeno il 63% di emissioni in meno rispetto al diesel. Man mano che la rete continua a decarbonizzarsi, le loro emissioni diminuiranno: lo studio mostra una riduzione dell’84% delle emissioni quando si utilizza solo elettricità rinnovabile».
I camion elettrici a celle a combustibile che utilizzano idrogeno prodotto da combustibili fossili producono il 15% in meno di emissioni di gas serra rispetto ai loro omologhi diesel. All’ICCT fanno notare che «La riduzione delle emissioni dipende fortemente dalla fonte di idrogeno. Con l’idrogeno prodotto solo con elettricità rinnovabile, le emissioni diminuiscono dell’85%. I risparmi sulle emissioni di gas serra dei camion a idrogeno sono inferiori a quelli che si possono ottenere da un modello elettrico a batteria quando si utilizza una fonte di energia non rinnovabile».
Felipe Rodríguez, program lead dell’ICCT, aggiunge: «L’aumento dell’efficienza energetica è il fattore decisivo nella riduzione dell’impronta di carbonio dei camion elettrici a batteria rispetto al resto delle tecnologie. Questi modelli diventano l’opzione più pulita anche se la fonte di elettricità non è completamente pulita. Questo non è il caso dei camion a idrogeno, che possono diventare un’opzione promettente in futuro se l’idrogeno viene prodotto da una fonte di energia rinnovabile al 100%. Oggi, la loro capacità di ridurre le emissioni è ancora limitata».
Nei vari scenari dello studio, i camion e gli autobus a gas forniscono, nella migliore delle ipotesi, riduzioni marginali delle emissioni di gas serra rispetto al diesel: «I modelli di veicoli del 2021 hanno emissioni nel ciclo di vita che vanno dal 4% al 18% in meno rispetto alle loro controparti diesel. Il metano, che è un potente gas serra, fuoriesce dal veicolo e durante la produzione e la fornitura di gas naturale, è un fattore determinante delle emissioni del gruppo propulsore. Tuttavia, i vantaggi dei veicoli a gas naturale scompaiono quando si osservano gli impatti del riscaldamento a breve termine, che si traducono in emissioni di gas serra dallo 0% al 21% maggiori rispetto ai veicoli diesel durante l’intero ciclo di vita dei camion a gas naturale».
Pavlenko conclude: «I benefici climatici degli autobus urbani a gas naturale rispetto al diesel sono al massimo marginali rispetto al diesel. La perdita di metano può compromettere i vantaggi della transizione delle flotte di autobus al gas naturale. Avendo a disposizione queste cifre, le città dovrebbero prendere in considerazione le proprie strategie di politica dei trasporti».