I dati ufficiali dell’Ue confermano un forte calo delle emissioni di gas serra nel 2019
Meno 3,9 % prima della crisi del Covid-19, l’Italia solo il 2,4%
[31 Maggio 2021]
Secondo l’“Annual European Union greenhouse gas inventory 1990 – 2019 and inventory report 2021”, stilato dall’European Environmen Agency (Eea) per conto dell’Unione europea e presentato all’United Nations framework convention on climate change (Unfccc). «Dal 2018 al 2019, gli Stati membri dell’Ue sono riusciti a ridurre collettivamente le proprie emissioni del 3,8%. Tale diminuzione ha portato le emissioni dell’Ue al 24,0% al di sotto dei livelli del 1990, escluse le rimozioni di anidride carbonica dalle attività di uso del suolo, cambiamento di uso del suolo e silvicoltura (LULUCF). Includendo queste rimozioni, la riduzione complessiva dal 1990 al 2019 ammonta al 25,9%».
L’’Italia è passata dagli 518.7 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 del 1990 ai 418.3 milioni di tonnellate del 2019, con un calo del 10,3 tonnellate e del -19.4% (Media Ue-KP -28.3%) e con una diminuzione di solo il 2,4% nel 2019 rispetto al 2018 (media Ue 3,9%).
L’Eea sottolinea che «Quasi l’80 % della riduzione netta delle emissioni ottenuta nel 2019 è avvenuta nel settore del riscaldamento e e dell’energia, che è coperto dal sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (ETS). L’aumento dei prezzi del carbonio e il fatto che il gas è diventato relativamente più economico rispetto al carbone ha portato a una significativa riduzione dell’utilizzo del carbone, a favore del gas e delle fonti energetiche rinnovabili».
Le emissioni sono diminuite anche negli altri settori industriali e negli edifici residenziali, in quest’ultimo caso grazie a un inverno più caldo e della minore domanda di riscaldamento che però sono un segnale dell’aumento delle temperature dovute al riscaldamento globale.
Però dal rapporto arriva anche la conferma che «Le emissioni di CO2 del settore dei trasporti hanno continuato a crescere nel 2019. Per il trasporto su strada, l’aumento è dovuto principalmente al maggiore consumo di benzina nelle autovetture».
L’Eea conclude: «Negli ultimi tre decenni, diversi fattori hanno contribuito alla riduzione delle emissioni dell’Ue, tra i quali il forte aumento dell’utilizzo di energie rinnovabili, il passaggio dal carbone al gas nella produzione di elettricità e calore, miglioramenti nell’efficienza energetica e cambiamenti strutturali nelle economie europee. La decarbonizzazione del settore energetico dell’Ue ha contribuito maggiormente alla riduzione delle emissioni dal 1990».