Iaea: per ora l’attacco alla diga di Nova Kakhovka non mette in pericolo la centrale nucleare di Zaporozhya
Russi e Ucraini si scambiano accuse sulla responsabilità dell’attacco alla diga essenziale per raffreddare la più grande centrale nucleare europea
[6 Giugno 2023]
In Ucraina la diga di Nova Kakhovka (che i russi chiamano Kakhovskaya ), nella regione di Kherson occupata dai russi, situata sul fiume Dnepr a monte della città di Kherson, è stata gravemente danneggiata portando a una significativa riduzione del livello del bacino utilizzato per fornire l’acqua di raffreddamento alla centrale nucleare di Zaporozhya (ZNPP). Il sindaco filorusso di Novaya Kakhovka, Vladimir Leontyev, ha detto a RIA Novosti che «La parte superiore dell’infrastruttura chiave è stata distrutta a seguito di un attacco. Mentre molte delle paratoie della diga sono state danneggiate e hanno innescato un flusso d’acqua incontrollato, la struttura sottacqua ha resistito all’attacco».
Per Leontyev si è trattato di «Un atto terroristico degli ucraini» e «Il livello dell’acqua a valle è salito fino a 2,5 metri, ma finora non c’è stato bisogno di evacuazioni. L’area ha visto livelli d’acqua più elevati durante le precedenti inondazioni causate da forti piogge. Gli amministratori locali si sono concentrati sull’aiutare i cittadini mentre si preparano allo scenario peggiore. Tutti i servizi funzionano in città, tutti i dipendenti dell’amministrazione sono a posto. Elettricità, gas, internet, comunicazioni sono disponibili».
Gli ucraini accusano i russi di aver compiuto loro l’attacco. Quel che è certo è che la diga è stata colpita intorno alle 2 del mattino ora locale. Su Telegram circola un video girato da un drone che mostrerebbe le conseguenze dell’attacco, con l’acqua che scorre attraverso una breccia.
Intervenendo al Board of Governorsdell’Internationael atomic energy agency (Iaea) il Direttore generale Mariano Grossi ha ricordato che «L’acqua è necessaria per il sistema di raffreddamento ad acqua che fornisce il raffreddamento (tra l’altro) a quanto segue: rimozione del calore residuo dai reattori (combustibile esaurito o parzialmente esaurito); rimozione del calore residuo dalle vasche del combustibile esaurito; raffreddamento dei generatori diesel di emergenza (quando sono in funzione). L’assenza di acqua di raffreddamento nei sistemi essenziali dell’acqua di raffreddamento per un lungo periodo di tempo provocherebbe la fusione del carburante e l’inoperabilità dei generatori diesel di emergenza».
Ma Grossi ha tranquillizzato rispetto alla situazione immediata: «Tuttavia, la nostra attuale valutazione è che non vi è alcun rischio immediato per la sicurezza dell’impianto. Il personale Iaea sul sito è stato informato che il danno alla diga di Nova Kakhovka sta attualmente portando a una riduzione dell’altezza dell’invaso di circa 5 cm/ora. Il team continua a monitorare questo livello e tutte le altre questioni sul sito. La linea principale dell’acqua di raffreddamento viene alimentata dal serbatoio e pompata attraverso canali vicino alla centrale termica fino al sito. Si stima che l’acqua attraverso questo percorso dovrebbe durare alcuni giorni. L’acqua nel serbatoio era a circa 16,4 m alle 8 del mattino. Se scende sotto i 12,7 m, non può più essere pompato».
L’Iaea Support and Assistance Mission to Zaporizhzhya ha riferito che «La ZNPP sta facendo tutto il possibile per pompare quanta più acqua possibile nei suoi canali di raffreddamento e nei relativi sistemi. Inoltre, i consumatori di acqua non essenziali vengono bloccati presso ZNPP per ridurre il consumo di acqua. La direzione della ZNPP sta discutendo ulteriori misure da implementare. Ci sono un certo numero di fonti alternative di acqua. Una delle principali è il grande stagno di raffreddamento accanto al sito che per progettazione è mantenuto al di sopra dell’altezza del serbatoio. Poiché i reattori sono fermi da molti mesi, si stima che questo stagno sarà sufficiente a fornire acqua per il raffreddamento per alcuni mesi. L’Agenzia lo confermerà a breve».
Grossi ha concluso: «E’ quindi fondamentale che questo bacino di raffreddamento rimanga intatto. Nulla deve essere fatto per minare potenzialmente la sua integrità. Chiedo a tutte le parti di garantire che non venga fatto nulla per indebolirlo. Il mio viaggio alla ZNPP la prossima settimana era programmato e ora è essenziale. Andrò. Terrò informato il Boardman mano che si susseguiranno gli sviluppi».