Idrogeno: la Commissione Ue approva fino a 6,9 miliardi di euro di aiuti di Stato. C’è anche l’Italia
Concessi da 7 Stati membri per l’IPCEI Hy2Infra, il terzo importante progetto di comune interesse europeo
[16 Febbraio 2024]
La Commissione europea ha approvato “IPCEI Hy2Infra”, un terzo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno delle infrastrutture dell’idrogeno e dice che «L’IPCEI dovrebbe rafforzare l’approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi dell’European Greene Deal e del piano REPowerEU.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la concorrenza della Commissione Ue ha commentato: «Sebbene la catena di approvvigionamento dell’idrogeno rinnovabile in Europa si trovi ancora in uno stadio embrionale, Hy2Infra realizzerà i primi elementi costitutivi di una rete dell’idrogeno rinnovabile integrata e aperta. Questo IPCEI creerà i primi poli di infrastrutture regionali in diversi Stati membri e preparerà il terreno per future interconnessioni in tutta Europa, in linea con la strategia europea per l’idrogeno. Ciò sosterrà l’espansione del mercato per l’approvvigionamento di idrogeno rinnovabile e ci avvicinerà all’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050».
L’IPCEI Hy2Infra integra il primo e il secondo IPCEI sulla catena del valore dell’idrogeno. Il 15 luglio 2022 la Commissione ha approvato l’IPCEI “Hy2Tech” dedicato allo sviluppo di tecnologie dell’idrogeno per gli utenti finali. L’IPCEI “Hy2Use”, incentrato sulle applicazioni dell’idrogeno nel settore industriale, è stato approvato il 21 settembre 2022. Hy2Infra riguarda gli investimenti infrastrutturali che non rientrano nei primi due IPCEI.
L’IPCEI comprenderà 33 progetti di 32 imprese, tra cui cinque PMI. Le imprese partecipanti coopereranno strettamente tra loro nel quadro di numerose iniziative nonché con partner esterni, quali gestori dei sistemi di trasmissione, potenziali acquirenti, università, organizzazioni di ricerca e fornitori di attrezzature in tutta Europa, PMI incluse.
IPCEI Hy2Infra, è stato concepito e notificato congiuntamente da Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia che erogheranno fino a 6,9 miliardi di euro in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di euro di investimenti privati. 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, tra cui anche piccole e medie imprese, parteciperanno a 33 progetti nel quadro dell’IPCEI.
L’IPCEI Hy2Infra interesserà un’ampia parte della catena del valore dell’idrogeno e sosterrà: la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile; la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell’idrogeno nuove e riconvertite per circa 2 700 km; lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh; la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido (“LOHC”) al fine di gestire 6 000 tonnellate di idrogeno all’anno.
I partecipanti al progetto collaboreranno anche per definirne l’interoperabilità e stabilire norme comuni per eliminare eventuali ostacoli e facilitare in futuro l’integrazione del mercato. Inoltre, sosterrà la graduale creazione di infrastrutture per l’idrogeno a livello Ue a partire da diversi poli regionali.
Secondo una nota della Commissione Ue,diversi progetti sono già in cantiere per il prossimo futuro: «Vari elettrolizzatori su larga scala dovrebbero essere operativi tra il 2026 e il 2028 e, a seconda dell’area geografica, la realizzazione delle condotte è prevista tra il 2027 e il 2029. Il completamento di tutti i progetti è previsto per il 2029, con calendari che variano a seconda del progetto e delle imprese».
Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha concluso: «Per garantire una diffusione efficace dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio è necessario che tutta una serie di elementi si incastrino come le caselle di un puzzle. Con questo nuovo importante progetto di comune interesse europeo, 32 imprese, tra cui 5 PMI, investiranno in infrastrutture per l’idrogeno, per un totale di oltre 12 miliardi di EUR di investimenti pubblici e privati, con l’obiettivo di far incontrare l’offerta e la domanda di idrogeno. Il progetto offre alle industrie più opzioni per decarbonizzare le loro attività, aumentandone allo stesso tempo la competitività e creando posti di lavoro».