Idrogeno verde: lo straordinario potenziale dell’Africa vale mille miliardi di euro

Sfruttare l'energia solare dell'Africa per produrre 50 milioni di tonnellate di idrogeno verde all'anno entro il 2035

[29 Dicembre 2022]

Lo studio “Africa’s extraordinary green hydrogen potential”, pubblicato recentemente da Banca europea per gli investimenti (BEI), International Solar Alliance (ISA) e Unione africana (AU), con il sostegno del governo della Mauritania, HyDeal e UCLG Africa, rivela l’en orme potenziale dell’idrogeno verde in Africa ed evidenzia i vantaggi dello sfruttamento dell’energia solare per creare idrogeno verde tre hub africani: Mauritania – Marocco, Africa meridionale (Namibia e Sudafrica) ed Egitto.

Lo studio evidenzia che «L’idrogeno verde è economicamente sostenibile a 2 euro/kg e può accelerare la crescita economica low-carbon e ridurre le emissioni del 40% in tutto il continente. L’Africa può garantire l’accesso all’energia pulita e sostenibile nel continente e diventare un attore energetico globale attraverso le esportazioni di idrogeno verde. Sfruttare l’energia solare dell’Africa per produrre 50 milioni di tonnellate di idrogeno verde all’anno entro il 2035 può aiutare a garantire l’approvvigionamento energetico globale, creare posti di lavoro, decarbonizzare l’industria pesante, migliorare la competitività globale e trasformare l’accesso all’acqua pulita e all’energia sostenibile».

Il nuovo studio rappresenta la prima ricerca dettagliata del possibile sviluppo dell’idrogeno verde in tutta l’Africa e combina l’analisi delle opportunità di investimento concentrandosi nei tre hub, con una roadmap di soluzioni tecniche, economiche, ambientali e finanziarie per sbloccarne lo sviluppo commerciale.

Lo studio era stato presentato in anteprima a padiglione della Mauritania alla COP 27 Unfccc di Sharm el Sheikh  e dopo la pubblicazione ufficiale il ministro dell’energia della Mauritania, Abdessalam Ould Mohamed Salah, ha commentato: «L’Africa ha la migliore energia solare del mondo e trasformare l’energia solare in idrogeno verde può rafforzare la sicurezza energetica, ridurre le emissioni e l’inquinamento e decarbonizzare l’industria e i trasporti. La Banca europea per gli investimenti sta lavorando con partner in tutta l’Africa e nel mondo per sfruttare il suo potenziale di energia rinnovabile per produrre idrogeno verde a basso costo su larga scala. Il rapporto Africa’s Extraordinary Green Hydrogen Potential mostra opportunità concrete per trasformare l’accesso all’energia verde e all’acqua pulita in tutto il continente e oltre».

L’analisi completa condotta nelle ultime settimane dalla società di consulenza internazionale CVA suggerisce che «Investimenti su larga scala nell’idrogeno verde possono accelerare la decarbonizzazione consentendo agli utenti africani di energia su larga scala, come i produttori di fertilizzanti e acciaio, di utilizzare l’idrogeno verde». Lo studio evidenzia che «L’energia solare a idrogeno verde è economicamente sostenibile e può essere prodotta a meno di 2 euro al chilogrammo, meno dell’energia tradizionale da combustibili fossili, e soddisfa sia la domanda locale di energia sia l’esportazione dell’idrogeno verde nei mercati globali. Questo equivale a un costo energetico di 60 dollari al barile.

Secondo Ambroise Fayolle, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, «L’Africa ha la migliore energia rinnovabile al mondo e aumentare la produzione di idrogeno verde può trasformare l’accesso all’elettricità a basso costo e all’acqua pulita. Sbloccare il potenziale dell’idrogeno verde dell’Africa richiederà una stretta cooperazione tra partner pubblici, privati ​​e finanziari. Il nuovo studio “Africa’s Extraordinary Green Hydrogen Potential” delinea ciò che si può ottenere e quel che deve essere fatto. La Banca europea per gli investimenti è lieta di collaborare con partner africani e internazionali per consentire all’idrogeno verde su larga scala di diventare una realtà».

Ajay Mathur, direttore generale dell’International Solar Alliance sottolinea che «La tecnologia solare fotovoltaica ci ha fornito l’elettricità più economica. Costerà meno di 2 euro al kg in diversi Paesi africani entro il 2030, molto inferiore all’attuale ipotesi di massa di 5 euro e in netto contrasto con i 60-70 dollari pagati per un barile di petrolio. Grazie a questa elettricità a basso costo e alla riduzione dei costi dell’elettrolizzatore, il passo successivo è fornire l’accesso a un combustibile pulito, più economico di tutti gli attuali combustibili fossili. Ci consentirà di decarbonizzare il settore energetico e i settori più difficili da abbattere: fertilizzanti, produzione di acciaio e raffinerie».

La roadmap per la commercializzazione dell’idrogeno verde in tutta l’Africa suggerisce tre requisiti per consentire la produzione di 50 milioni di tonnellate di idrogeno verde in Africa entro il 2035: I programmi nazionali di pianificazione, regolamentazione e incentivi devono mobilitare gli investimenti del settore privato; I progetti pilota devono dimostrare il successo della produzione, dello stoccaggio, della distribuzione e dell’utilizzo dell’idrogeno verde sia su scala dimostrativa che commerciale; Sono necessarie partnership basate sul mercato per consentire il prelievo e la domanda nazionale e internazionale su larga scala di idrogeno verde e aumentare la cooperazione per progettare, finanziare, costruire e gestire infrastrutture di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno verde.

Lo studio sottolinea che «Un investimento di 1 trilione di euro nell’idrogeno verde può fornire l’equivalente di oltre un terzo dell’attuale consumo energetico dell’Africa, aumentare il PIL, migliorare l’approvvigionamento di acqua pulita (realizzando dissalatori)  e dare potere alle comunità» e delinea come la produzione e la trasmissione di idrogeno verde possa portare a «Un investimento di 1 trilione di euro che produce 7 exajoule di energia (rispetto a un consumo in Africa di 19,9 exajoule nel 2021) e un conseguente massiccio aumento del PIL, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro permanenti e qualificati in tutta l’Africa. Investimenti su larga scala nell’idrogeno verde trasformeranno la fornitura di acqua pulita nelle aree regolarmente colpite da siccità e carenze idriche croniche e contribuiranno a rafforzare le comunità».

La nuova analisi stima che gli investimenti nell’idrogeno verde potrebbero ridurre le emissioni di carbonio in Africa del 40%, sostituendo 500 milioni di tonnellate di CO2 all’anno». Mentre «La produzione di idrogeno verde su larga scala consentirà all’Africa di fornire 25 milioni di tonnellate di idrogeno verde ai mercati energetici globali, pari al 15% dell’attuale gas utilizzato nell’Unione europea».

Il nuovo studio sarà seguito da una ricerca approfondita sul potenziale di investimento locale nell’idrogeno verde, sui requisiti normativi e sulla domanda in evoluzione nei prossimi mesi.

Thierry Lepercq, presidente di HyDeal, conclude: «Mentre crescono le crisi energetiche e climatiche globali, l’idrogeno verde competitivo su larga scala è pronto a fornire sicurezza energetica, convenienza e decarbonizzazione. Gli hub integrati dell’idrogeno che riuniscono operatori a monte, midstream e upstream players  sulla base di contratti di prelievo a lungo termine stanno costruendo potenti modelli di business. Paesi africani pionieri come la Mauritania stanno mostrando la strada, dimostrando che l’Africa può aiutare il mondo con l’idrogeno verde, assicurandosi un futuro di sviluppo industriale, una crescita rapida e pulita per tutti».