Il carobollette era iniziato prima della guerra in Ucraina: colpa del gas
Nel 2021, il prezzo medio dell’elettricità era già salito da 61 € per MWh 281 €
[6 Giugno 2022]
Analizzando ad aprile i 10 key trend del 2021, Itay for Climate (I4C) aveva già sottolineato come la crisi energetica, ed il conseguente “carobollette” fossero iniziati già nel 2021, ben prima della scoppio della guerra in Italia e ora ricorda che «Un mix di fattori, più o meno imprevisti, ha portato ad un forte aumento dei prezzi del gas nel corso dell’estate 2021, in diverse regioni del mondo fra cui anche in Europa. In Italia il prezzo medio di un metro cubo di gas è arrivato a costare oltre 6 volte rispetto all’inizio dell’anno, e questo ha avuto ripercussioni dirette anche sulle bollette dell’elettricità, dato che il 50% dell’elettricità sul territorio nazionale è prodotta proprio dal gas (siamo il Paese con la quota più alta in Europa). Siccome queste ripercussioni sono avvenute a distanza di qualche mese (per questioni tecniche legate all’aggiornamento dei prezzi in bolletta da parte dell’autorità competente), in molti hanno pensato che i prezzi delle bollette fossero lievitati a causa della guerra, che nel frattempo è scoppiata all’inizio del 2022, ma in realtà non è stato così».
I4C evidenzia che «Già nel corso del 2021, il prezzo medio dell’elettricità in Italia è passato da 61 € per MWh (pari a mille kilowattora) a 281 €, ovvero è quasi quintuplicato. E l’80% di questo aumento è derivato proprio dall’aumento dei prezzi del gas. Altri fattori che possono influenzare la bolletta, in particolare il contestuale aumento del costo dei permessi ad emettere una tonnellata di CO2 (costo anch’esso quadruplicato nel corso del 2021 per effetto delle politiche climatiche europee), ha avuto un peso molto marginale».
La guerra di invasione russa dell’Ucraina ha solo aggravato un trend già in atto e il carobollette perchè, sottolineano all’I4C «Coinvolge due attori chiave per l’esportazione e per la distribuzione del gas in Europa, e dalle molteplici ripercussioni geopolitiche causate da questi eventi».
Itay for Climate conclude: «Quello che sta accadendo alle nostre bollette è la riprova di quanto gli esperti segnalano da molto tempo: basare i nostri sistemi energetici sulle fonti fossili ci renderà sempre esposti a rischi di mercato e geopolitici, con costi rilevanti per le nostre economie. La transizione energetica, e in particolare le fonti rinnovabili che sono fonti economiche e di cui disponiamo in abbondanza nel nostro Paese, possono aiutarci in quest’ottica: per mitigare non solo la crisi climatica, ma anche la crisi energetica e il caro bollette».