Nel prossimo decennio Investimenti record per la transizione energetica sostenibile e la piena integrazione delle rinnovabili per un sistema sempre più decarbonizzato
Il nuovo piano di sviluppo 2020 di Terna: oltre 14 miliardi di euro per la rete elettrica nazionale
Metà delle nuove opere sarà invisibile, minori emissioni per 3 milioni di tonnellate annue
[9 Aprile 2020]
Il nuovo Piano di Sviluppo 2020, pubblicato da Terna prevede un impegno record: «Oltre 14 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete di trasmissione elettrica nazionale pianificati nel prossimo decennio per abilitare la transizione energetica e favorire la piena integrazione delle rinnovabili (in particolare eolico e fotovoltaico) in un sistema sempre più complesso».
Il Piano programma «nuovi interventi da Nord a Sud, interconnessioni con l’estero e collegamenti tra le isole per una rete elettrica sempre più sicura, resiliente ed esercita con le più moderne e affidabili tecnologie: un importo in ulteriore aumento rispetto al Piano precedente (+7%) e quasi raddoppiato rispetto al 2017 per far fronte alla sfida rappresentata dalla transizione energetica».
A Terna evidenziano che «Nello specifico, sono complessivamente 27 i nuovi progetti inseriti nel Piano di Sviluppo 2020 per complessivi 300 km di nuove linee elettriche. In particolare, il Piano è focalizzato sulla realizzazione di nuovi elettrodotti e sulla razionalizzazione di porzioni di rete in aree particolarmente urbanizzate come la Brianza, la costa marchigiana e le aree industriali e cittadine di Verona, Padova, Parma, Piacenza, Barletta, Bari, Caltanissetta, Ciminna, Crotone, con la dismissione di oltre 400 km di linee esistenti. Si conferma, inoltre, la rilevanza strategica di tutti gli interventi finalizzati a incrementare la capacità di trasmissione tra le isole e il corridoio Sud-Nord del Paese, e in particolare il collegamento HVDC Tyrrhenian Link tra Continente-Sicilia-Sardegna, il completo rifacimento del collegamento Sardegna-Corsica-Italia (SA.CO.I.3) e il collegamento HVDC per il rinforzo della dorsale adriatica».
Secondo la società che gestisce la rete di trasmissione italiana in alta tensione, il suo Piano di Sviluppo 2020 «conferma l’attenzione prioritaria di Terna allo sviluppo e al potenziamento della rete di trasmissione nazionale in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione del Pniec e coerentemente con gli orientamenti del Green New Deal comunitario».
Dopo anni di duri scontri sull’impatto paesaggistico dell’infrastrutture elettriche Terna assicura che «Metà delle nuove linee elettriche che entreranno in esercizio nell’arco di Piano sarà “invisibile” perché interrate e/o sottomarine. Terna, inoltre, riutilizzerà circa 5.600 km di infrastrutture esistenti e demolirà complessivamente circa 3.800 km di reti elettriche obsolete, circa mille km in più rispetto al piano precedente. Gli interventi previsti consentiranno, inoltre, di ridurre le emissioni nocive in atmosfera per oltre 3 milioni di tonnellate annue – di cui 2,1 milioni di tonnellate/anno solo considerando la CO2 – un quantitativo corrispondente a quelle prodotte da qualche milione di autovetture di media taglia. Il nuovo Piano conferma inoltre il sempre maggior impegno della società in favore della sostenibilità ambientale e delle esigenze di sviluppo del territorio, grazie al continuo e costante confronto con tutti gli stakeholder, il coinvolgimento attivo delle comunità locali, enti e istituzioni, e attraverso il modello di ‘progettazione partecipata’ per la condivisione delle principali infrastrutture che saranno sempre meno invasive e più innovative, garantendo maggior sicurezza e resilienza anche considerando i cambiamenti climatici in corso».
Per Terna «Gli investimenti del Piano di Sviluppo 2020 contribuiranno a rendere il sistema elettrico sempre più efficiente garantendone una sempre maggiore adeguatezza assicurando inoltre numerosi benefici per il sistema paese: maggiore capacità di scambio con l’estero grazie alle nuove interconnessioni (+5GW), incremento dei limiti di transito tra zone di mercato grazie ai nuovi elettrodotti (+7GW), diminuzione delle perdite di rete e una conseguente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera».
L’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, conclude: «Siamo all’inizio di un decennio in cui la rete elettrica nazionale sarà toccata da investimenti consistenti: 14 miliardi di euro complessivi, pari a circa 1,5 mld l’anno finalizzati ad accompagnare la transizione energetica in atto rendendo il sistema elettrico sicuro ed efficiente –. Sono numeri importanti in particolare in questo momento in cui, una volta finita l’emergenza sanitaria, sarà necessario far ripartire l’economia del nostro Paese. Con questo Piano di Sviluppo Terna vuole dare il proprio contributo alla ripresa».