ANIE: il governo continui a potenziare la struttura della commissione tecnica PNIEC/PNRR

Impianti di energie rinnovabili: a giugno solo il 5,2% aveva concluso la procedura Via

Nei primi 6 mesi dell’anno, procedure depositate per 68.220 MW: +142% rispetto al 2022

[25 Ottobre 2023]

Secondo il nuovo report dell’Osservatorio VIA di ANIE Rinnovabili della Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettriche (ANIE Federazione) di Confindustria sulle procedure VIA, «Con 68.220 MW aumenta del 142% cento la potenza per quelle depositate sino al 30 giugno, ma solo il 5,2% però è arrivato a conclusione».

L’Osservatorio VIA di ANIE Rinnovabili ha elaborato i dati del ministero dell’ambiente e sicurezza energetica (MASE) sulle procedure depositate, quelle analizzate e quelle concluse al 30 giugno di quest’anno e Filippo Girardi presidente di ANIE Federazione denuncia «Tempistiche disomogenee tra il ministero della cultura e quello dell’ambiente e sicurezza energetica. Il Governo continui a potenziare la struttura della commissione tecnica PNIEC/PNRR e del MiC».

Le procedure analizzate dall’Osservatorio di ANIE Rinnovabili fanno riferimento a quelle depositate alle commissioni VIA/VAS e VIA PNIEC/PNRR del Mase: «Al 30 giugno 2023 le procedure depositate sono pari a 1.372, corrispondenti a 68.220 MW. E mentre nel 2022 si era registrata una crescita della potenza del 137% o sul 2021, nel 2023 la crescita della potenza rispetto al 2022 è pari al 142%».

Dalle procedure analizzate si evince che la potenza degli impianti è così distribuita: 46,5% di agrivoltaico; 32%  cento di eolico onshore; 14,6% di fotovoltaico, 3,8% di eolico offshore e 3% di idroelettrico da pompaggio.

Il report evidenzia anche la notevole crescita nelle procedure analizzate dei sistemi di accumulo (SdA) abbinati a impianti FER, pari al 247% nel 2023 rispetto al 2022; mentre nel 2022 rispetto al 2021 la crescita è stata solo del 6,4%.

A trainare le procedure depositate alle commissioni sono principalmente le  regioni Puglia, Sicilia e Sardegna, sia in termini di potenza FER che di potenza dei sistemi di accumulo. In particolare, la potenza FER relativa alla Puglia incide per il 33% sul totale delle procedure depositate, mentre quella dela Sardegna è pari al 20,1% e quella della Sicilia al 20,5%. La potenza SdA relativa della Puglia ha un’incidenza sul totale delle procedure depositate pari al 40%, quella relativa della Sardegna è pari al 27% e quella della Sicilia  al 12,4%. Puglia, Sardegna e Basilicata presentano il numero maggiore di procedure concluse.

Ma ANIE Rinnovabili avverte che «Risulta però concluso solo il 5,2% delle procedure depositate. Le procedure concluse sono così suddivise: 21,5% risulta concluso positivamente, l’8,2% risulta concluso negativamente, mentre il 70,3% risulta “non specificato”; non si evince, cioè, se l’esito sia positivo o negativo. Infine, dei 68.220 MW relativi alle procedure analizzate, ben 64.668 MW risultano ancora “in corso”. Tra le procedure “in corso”, la maggior parte risulta essere in “istruttoria tecnica” per complessivi 47.560 MW, mentre risultano in “verifica amministrativa” 6.842 MW».

Le tempistiche di valutazione del ministero della cultura (MiC) sono maggiori rispetto a quelle del MASE: «Per 4.011 MW è stato emesso il parere CTVIA (Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale) e si è in attesa del parere del MiC – fa notare il report – Inoltre, sovente i pareri sono in contrasto. Perciò si pone la responsabilità in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha sul “tavolo di lavoro” ben 1.995 MW in attesa di parere».

Per questo, ANIE Federazione ritiene che «Sia molto utile che il Governo continui a potenziare la struttura della commissione tecnica PNIEC/PNRR e si cominci a rafforzare la struttura del MiC. Inoltre, al fine di rendere più trasparente la lettura dei dati disponibili sarebbe opportuno apportare delle migliorie ulteriori alla sezione dedicata del portale del MASE».