La nuova Accademia europea delle batterie per rafforzare le competenze
Progressi per l'Alleanza europea delle batterie: un ecosistema in rapida crescita in Europa
[25 Febbraio 2022]
L’Alleanza europea delle batterie è stata lanciata dalla Commissione europea nel 2017 «Per creare una catena del valore delle batterie completa, competitiva a livello globale e sostenibile nell’Ue» e rientrava in un obiettivo più ampio: garantire l’autonomia strategica in un settore fondamentale per la transizione verde e digitale dell’economia europea. L’Alleanza riunisce Commissione Ue, Stati membri, la Banca europea per gli investimenti e operatori industriali e dell’innovazione per lavorare a un programma comune i cui obiettivi e politiche di base sono stati stabiliti nel piano d’azione strategico sulle batterie adottato nel 2018.
La Commissione Ue sottolinea che «L’attività dell’Alleanza è servita da catalizzatore per il rapido sviluppo dell’ecosistema delle batterie. Il valore aggiunto annuo creato da un ecosistema europeo delle batterie pienamente sviluppato è stimato a circa 625 miliardi di euro entro il 2030.
In questo ambito, a Bruxelles si è svolta la sesta riunione ad alto livello dell’Alleanza europea delle batterie per discutere i progressi nello sviluppo della catena del valore delle batterie in Europa e per affrontare le sfide più urgenti sulla via da seguire. La Commissione Ue ha presentato i settori prioritari per i lavori dell’Alleanza europea delle batterie nel 2022 e fa notare che «Nonostante la pandemia e le significative interruzioni dell’approvvigionamento, l’Ue ha continuato a fare progressi nella realizzazione di una catena del valore delle batterie innovativa, sostenibile e competitiva a livello globale».
Durante la riunione ad alto livello è stato rilevato che negli Stati membri dell’Ue sono in fase di sviluppo 111 grandi progetti nel settore delle batterie, con investimenti totali lungo l’intera catena del valore pari a 127 miliardi di euro.
A margine della riunione ad alto livello è stata lanciata l’Accademia europea delle batterie. Con la firma di una lettera di intenti tra l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia e EIT InnoEnergy, la Commissione «Sosterrà l’Accademia tramite una sovvenzione di 10 milioni di euro a titolo di REACT-EU».
L’Accademia punta a «Coordinare efficacemente gli sforzi di riqualificazione e di sviluppo delle competenze a livello europeo e a procedere all’erogazione immediata di formazione di alta qualità in tutti gli Stati membri».
La Commissione Ue sottolinea che «Oltre a rientrare nell’agenda per le competenze dell’UE e nel patto per le competenze, ciò rappresenta un contributo tangibile dell’Ue per soddisfare la domanda di riqualificazione o di sviluppo delle competenze di 800 000 lavoratori nel settore delle batterie entro il 2025».
Per Mariya Gabriel, Commissaria Ue per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, «L’innovazione trasformativa deve essere accompagnata da competenze e istruzione per una nuova era. L’Alleanza europea delle batterie è realizzata dal più grande ecosistema dell’innovazione in Europa: l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia. L’Accademia EBA fornirà a migliaia di lavoratori e discenti le competenze necessarie alle imprese innovative e alle start-up per crescere ed espandersi così da diventare campioni tecnologici globali. Inoltre, l’Alleanza investirà anche nell’innovazione dell’ecosistema alla base della catena di approvvigionamento europea delle batterie con piattaforme, centri e programmi di formazione pronti a soddisfare le esigenze di un’Europa più competitiva».
Nicolas Schmit, Commissario Ue per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: «Dobbiamo fornire ai lavoratori competenze nuove e supplementari per favorire la crescita e la sostenibilità nell’industria delle batterie. Sostenuta dai finanziamenti a titolo di REACT-EU, l’Accademia europea delle batterie è fondamentale per accelerare il successo dell’Alleanza europea delle batterie e rappresenta un risultato tangibile del patto per le competenze. L’Accademia aiuterà l’Europa a soddisfare la domanda di riqualificazione o di sviluppo delle competenze di 800 000 lavoratori nel settore delle batterie entro il 2025».
Il vicepresidente della Commissione Ue per le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, Maroš Šefčovič, ha ricordato che «Nel 2017 la visibilità dell’industria Ue delle batterie era praticamente nulla. Oggi l’Europa è uno dei capofila mondiali nel settore e 20 gigafactory sono in fase di realizzazione nei nostri Stati membri. Entro il 2030 prevediamo di produrre ogni anno un numero di batterie sufficiente ad alimentare circa 11 milioni di auto elettriche, procedendo così a pieno regime verso l’autonomia strategica in questo settore fondamentale. Il mantenimento del successo delle batterie europee dipende però dalla nostra capacità di affrontare le sfide più urgenti, ossia materie prime e competenze critiche, direttamente e con un approccio più sistematico. E’ inoltre giunto il momento di adottare un nuovo quadro normativo per far sì che solo le batterie più verdi, più efficienti e più sicure siano immesse sul mercato dell’Ue».
La Commissione Ue ha presentato i settori d’azione prioritari per il 2022:
Rapido accordo sulla proposta di regolamento della Commissione sulle batterie sostenibili e sua veloce adozione; Diversificazione continua delle fonti di materie prime per batterie attraverso la cooperazione con i Paesi partner commerciali ricchi di minerali; Razionalizzazione delle procedure di autorizzazione per i progetti relativi alle materie prime per batterie negli Stati membri, in linea con le più rigorose norme ambientali; Miglioramento e agevolazione dell’accesso ai finanziamenti per i progetti in Europa, con il sostegno della Banca europea per gli investimenti e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, della task force sui materiali per le tecnologie pulite (con il coinvolgimento dell’Alleanza europea per le materie prime e dell’Alleanza europea delle batterie, entrambe sotto il coordinamento dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia, e della Commissione) e del fondo per la sostenibilità dei materiali per batterie dell’Alleanza europea delle batterie; Avvio di programmi nazionali di riqualificazione e di sviluppo delle competenze, sfruttando la nuova Accademia EBA, per preparare e realizzare programmi di riqualificazione e di sviluppo delle competenze specifici per Paese.
Thierry Breton, Commissario Ue per il mercato interno, ha concluso: «Cinque anni fa l’Europa rischiava di perdere irreversibilmente terreno rispetto ai concorrenti nel mercato mondiale delle batterie. Oggi è sulla buona strada per soddisfare fino al 90% del suo fabbisogno entro il 2030. Si tratta di una svolta notevole e di un esempio di ciò che l’UE può realizzare grazie a forte impegno politico e sforzi comuni. Restano tuttavia da compiere importanti progressi nell’ambito della produzione e dell’approvvigionamento in modo responsabile e sostenibile delle materie prime per batterie e nel dotare la forza lavoro europea delle giuste competenze. La nostra prossima sfida consiste nel far sì che gli sviluppi in questo ambito si allineino ai notevoli progressi compiuti in materia di elementi di batterie. L’adozione del nuovo regolamento sulle batterie sarà una tappa fondamentale e invito gli Stati membri e il Parlamento europeo a trovare un accordo senza ulteriori indugi».