Nel 2025, le energie rinnovabili diventeranno la più grande fonte mondiale di generazione di elettricità, ponendo fine ai 50 anni del carbone come principale fornitore di energia
L’energia rinnovabile batte la crisi Covid: crescita record nel 2020 e nel 2021
Nel 2020 più 7% e boom negli Usa e in Cina nonostante il calo dei consumi di energia. Nel 2021 le forze trainanti saranno India e Unione europea
[10 Novembre 2020]
Secondo il nuovo rapporto “Renewables 2020 – Analysis and forecast to 2025” dell’International energy agency (Iea), «Nel 2020 le energie rinnovabili rappresenteranno quasi il 90% dell’aumento della capacità energetica totale in tutto il mondo e nel 2021 accelereranno fino a raggiungere la crescita più rapida negli ultimi 6 anni».
Insomma. in contrasto con il forte calo innescato dalla crisi del Covid-19 in molti settori energetici come petrolio, gas e carbone, nel 2020 l’energia rinnovabile è in forte crescita in tutto il mondo e la spinta viene soprattutto dagli Usa – nonostante Trump – e dalla Cina dove quest’anno l’energia rinnovabile aggiunta toccherà il record di quasi 200 gigawatt.
Un aumento che rappresenta quasi il 90% dell’espansione totale della capacità energetica complessiva a livello globale e che è guidato dall’ energia eolica, idroelettrica e solare fotovoltaica. Nreghli Stati Uniti dove Trump ha cercato pervicacemente di tenere in vita il carbone, sono aumentati del 30% – come in Cina – sia l’eolico che il solare mentre gli sviluppatori si affrettano a trarre vantaggio dagli incentivi in scadenza e che, con l’uscita di The Donald dalla Casa Bianca, saranno probabilmente rinnovati e rafforzati dal nuovo presidente Joe Biden.
Infatti il rapporto prevede che per le energie rinnovabili sta per arrivare una crescita ancora più forte, ma stavolta le forze trainanti saranno l’India e l’Unione europea, con un’espansione record delle aggiunte di capacità rinnovabile globale di quasi il 10%, la crescita più rapida dal 2015.E’ il risultato dell’entrata in servizio di progetti che hanno subito ritardi di costruzione, per i quali l’epidemia di Covid-19 ha interrotto le catene di approvvigionamento, e della crescita nei mercati dove i finanziamenti per i progetti pre-Covid erano d solidi. L’Iea prevede che «L’India nel 2021 sarà il maggior contributore alla ripresa delle energie rinnovabili, con le aggiunte annuali del Paese che raddoppieranno rispetto al 2020».
Il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, sottolinea che «L’energia rinnovabile sta sfidando le difficoltà causate dalla pandemia, mostrando una crescita robusta mentre altri Paesi alimentano la lotta. La resilienza e le prospettive positive del settore si riflettono chiaramente nel continuo forte appetito da parte degli investitori e il futuro sembra ancora più luminoso, con le aggiunte di nuove capacità in corso per stabilire nuovi record quest’anno e il prossimo».
Nei primi 10 mesi del 2020, Cina, India e Unione Europea hanno incrementato del 15% la capacità globale dell’energia rinnovabile messa all’asta, rispetto allo stesso periodo del 2019, un nuovo record di concessioni che dimostra quanto siano forti, a medio e lungo termine, le aspettative di una forte domanda di energie rinnovabili. «Allo stesso tempo – fa notare l’Iea – le azioni dei produttori di apparecchiature rinnovabili quotati in borsa e degli sviluppatori di progetti hanno sovraperformato la maggior parte dei principali indici di borsa e il settore energetico in generale. A ottobre, il valore delle azioni delle società solari in tutto il mondo era più che raddoppiato da dicembre 2019».
Nonostante tutto questo, molti governi i devono ancora prendere provvedimenti per sostenere il forte slancio dietro le energie rinnovabili. Secondo la principale previsione di Renewables 2020, «La scadenza degli incentivi nei mercati chiave e le incertezze che ne derivano portano a un piccolo calo delle aggiunte di capacità rinnovabili nel 2022. Ma se i Paesi affronteranno in tempo queste incertezze politiche, le aggiunte globali di solare fotovoltaico ed eolico potrebbe aumentare ciascuna di un ulteriore 25% nel 2022».
I fattori critici che influenzano il ritmo di implementazione delle rinnovabili saranno le decisioni politiche che verranno prese in mercati chiave come la Cina e un supporto efficace al solare fotovoltaico sui tetti, che è stato influenzato dalla crisi, dato che le famiglie e le imprese hanno ridefinito le priorità dei loro investimenti. Il rapporto dice che «In condizioni politiche favorevoli, le aggiunte annuali al fotovoltaico solare potrebbero raggiungere un livello record di 150 gigawatt (GW) entro il 2022, un aumento di quasi il 40% in soli tre anni».
Birol evidenzia che «Le energie rinnovabili sono resistenti alla crisi Covid ma non alle incertezze politiche. I governi possono affrontare questi problemi per contribuire a realizzare una ripresa sostenibile e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Negli Stati Uniti, ad esempio, se fossero implementate le politiche proposte per l’elettricità pulita della prossima amministrazione statunitense, potrebbero portare a un dispiegamento molto più rapido del solare fotovoltaico e dell’eolico, contribuendo a una più rapida decarbonizzazione del settore energetico».
Comunque, anche con Trump ancora alla Casa Bianca, a livello globale, nel 2020 l’elettricità prodotta dalle tecnologie rinnovabili aumenterà del 7%, sostenuta dalle nuove aggiunte record di capacità e questa crescita arriva nonostante un calo annuo del 5% della domanda globale di energia, il più grande dalla seconda guerra mondiale.
Ma il rapporto denuncia che «Le energie rinnovabili al di fuori del settore elettrico stanno subendo gli impatti della crisi Covid. I biocarburanti utilizzati nei trasporti dovrebbero subire il loro primo declino annuale in due decenni, spinto dal calo più ampio della domanda di carburante per i trasporti quest’anno e dai prezzi più bassi dei combustibili fossili che riducono l’attrattiva economica dei biocarburanti. Anche la domanda di bioenergia nell’industria sta diminuendo a causa del calo più ampio dell’attività economica. Il risultato netto di questi cali e della crescita dell’energia rinnovabile è un aumento complessivo previsto dell’1% della domanda globale di energia rinnovabile nel 2020».
Approfondendo la discussione sui biocarburanti – spesso criticati dalle associazioni ambientaliste – l’Iea ricorda che «I combustibili rinnovabili per i trasporti e l’industria sono un settore che necessita particolarmente di un potenziale sostegno politico, poiché il settore è stato duramente colpito dallo shock della domanda causato dalla crisi. Si può e si deve fare di più per sostenere la diffusione e l’innovazione nella bioenergia per fornire combustibili sostenibili per quei settori».
Per quanto riguarda le prospettive per i prossimi 5 anni, il rapporto prevede «Riduzioni dei costi e un sostegno politico sostenuto che continueranno a guidare una forte crescita nelle tecnologie dell’ energia rinnovabile. La capacità totale eolica e solare fotovoltaica è destinata a superare il gas naturale nel 2023 e il carbone nel 2024. Spinti dal rapido calo dei costi, le aggiunte annuali eoliche offshore dovrebbero aumentare, rappresentando un quinto del mercato eolico totale nel 2025. la capacità porterà la quantità di elettricità rinnovabile prodotta a livello globale a nuovi livelli».
Birol conclude: «Nel 2025, le energie rinnovabili diventeranno la più grande fonte di generazione di elettricità a livello mondiale, ponendo fine ai cinquant’anni del carbone come principale fornitore di energia. A quel punto, si prevede che le energie rinnovabili forniranno un terzo dell’elettricità mondiale e la loro capacità totale sarà il doppio dell’intera capacità energetica odierna della Cina».