Libro bianco della Cina sull’energia: sarà pulita e diversificata
Ma la ripresa post-Covid fa schizzare verso l’alto i consumi di elettricità
[22 Dicembre 2020]
L’ufficio per l’informazione del Consiglio degli affari di Stato (il governo cinese) ha pubblicato il Libro Bianco “L’energia nella nuova era della Cina” sullo sviluppo energetico della Repubblica Popolare e che punta a dare «un’idea chiara sulle realizzazioni del Paese in materia di sviluppo energetico e sulle sue politiche e principali misure sulla riforma dell’energia».
Il Libro Bianco ricorda che «La Cina è diventata il primo produttore e consumatore mondiale di energia e la sua transizione verso un utilizzo efficiente dell’energia è il più rapido al mondo. La Cina lavora su tutti i fronti per modificare i modi di consumo dell’energia, costruire un sistema di approvvigionamento in energia pulita e diversificata, mettere in opera una strategia energetica basata sull’innovazione, approfondire la riforma del sistema energetico e rafforzare la cooperazione internazionale in materia di energia».
La parte principale del documento è divisa in 7 sezioni: Sviluppo dell’energia di alta qualità nella nuova era; Realizzazione storiche nello sviluppo energetico; Uno sforzo completo per riformare il consumo di energia, Costruzione di un sistema di approvvigionamento in energia pulita e diversificata; Valorizzazione dell’innovazione in quanto principale motore dello sviluppo; Approfondimento della riforma del sistema energetico in tutti i settori; Rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di energia nel suo insieme.
Ma, nonostante questi buonissimi propositi del Libro Bianco, in Cina la ripresa post-Covid-19 già in atto ha fatto schizzare verso l’alto – più 9,4% rispetto al novembre 2019 – i consumi di energia che sono anche un barometro dell’attività economica.
Secondo i dati appena presentati dall’Amministrazione nazionale dell’energia della Cina, «Il consumo totale di elettricità il mese scorso ha raggiunto i 646,7 miliardi di kWh. In dettaglio, a novembre il consumo di elettricità delle industrie primarie e secondarie è rispettivamente aumentato del 12,9% e del 9,9% su base annua e quello dell’industria terziaria ha registrato un aumento dell’8,1% in un anno. Il consumo di elettricità degkli abitanti urbani e rurali ha conosciuto una crescita del 7,3% su base annua a novembre».
Nei primi 11 mesi del 2020, il consumo di elettricità in Cina è aumentato del 2,5% per raggiungere i 6.680 miliardi di kWh.
Huang Qifan, vice-presidente del Centro cinese per gli scambi economici internazionali, ha detto in un’intervista all’agenzia ufficiale cinese Xinhua che « La domanda massiccia della CInma dovrebbe produrre più di 27.000 miliardi di dollari in importazioni di beni e di servizi in Cina durante il prossimo decennio». Questo grazie al nuovo modello economico che il governo comunista cinese ha chiamato “doppia circolazione” e che, assicura, «Non rappresenta mai una strategia a occhi chiusi. Al contrario, la Cina aprirà non solo la sua porta al mondo, ma a un livello superiore. Adottando questo nuovo modello, la Cina potrebbe in realtà uniformare maggiormente le sue regole nazionali per le imprese cinesi e straniere e inserire maggiormente la sua economia nell’economia mondiale. Inoltre, la Cina potrebbe svolgere un ruolo più attivo nella promozione del processo della globalizzazione in una maniera più equilibrata e inclusiva».