Olimpiadi di Tokyo 2020, sul serio?

10 motivi per cui ci si dovrebbe pensare due volte prima di fare le Olimpiadi di Tokyo

[1 Aprile 2019]

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione redatta da NoTokyo2020, un collettivo informale di solidarietà con la popolazione di Fukushima e di altre zone del Giappone colpite dal disastro nucleare avvenuto dopo il terremoto/tsunami dell’11 marzo 2011, sia coloro che sono partiti sia coloro che sono rimasti.

 

Certo, le Olimpiadi/Paraolimpiadi offrono gare elettrizzanti, performance mozzafiato e storie stimolanti … Ma rubano anche spazi verdi e lasciano montagne di spazzatura, richiedono enormi spostamenti umani (gentrification su steroidi) e abusi sui lavoratori (incluso lo sfruttamento degli atleti), fanno rispettare il gender binary, promuovono un chiassoso nazionalismo, la sorveglianza high-tech, la corruzione e i sovacosti.

Quindi, cosa c’è di straordinario nelle Olimpiadi di Tokyo del 2020? Stanno per avvenire con una Dichiarazione di Emergenza Nucleare, emessa l’11 marzo 2011, ancora in vigore. Allora perché il Giappone spende somme astronomiche per i Giochi? Perché questi Giochi dovrebbero mostrare al mondo che il disastro nucleare di Fukushima è una cosa del passato, che il Giappone è ruggente e pronto per il business. Dovremmo andare avanti con quest’agenda? Ecco dieci problemi da tenere in considerazione:

  1. Dopo più di 8 anni, Tepco, la proprietaria della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, non ha ancora un piano fattibile per affrontare i nuclei di combustibile che non solo si “sono fusi” ma sono “fusi attraverso” il pesante involucro a pressione e sono finiti … dove?
  2. Per mantenere il sito “sotto controllo”, ogni giorno l’impianto utilizza enormi quantità di acqua. Il risultato? Serbatoio dopo l’atro di acqua contaminata, con perdite e rilasci, esponendo i lavoratori e l’ambiente circostante, compreso l’Oceano Pacifico. In questo mix, i terremoti sono un fattore ricorrente.
  3. Il governo giapponese ha dato ingenti somme alle corporazioni per “decontaminare”, spostando i contaminanti radioattivi invece di mettere le persone lontano dal pericolo. Il loro metodo comporta nel riempire sacchi con i rifiuti del cantiere e di terriccio, con il risultato di mari di sacchetti di plastica nera impilati ordinatamente. Pensateci: il 70% di Fukushima è costituito da foreste e montagne – che per definizione non possono essere decontaminate. Inoltre, il governo vuole persino riutilizzare il suolo contaminato.
  4. La decontaminazione può ridurre di un certo grado i livelli di radiazione, per un tempo e uno spazio limitati. Ma ogni parte del processo – abbassare, tagliare, scavare, insaccare, seppellire, ri-scavare, trasportare, riutilizzare – sottopone i lavoratori al rischio di esposizione. Non sorprendentemente, molti di loro sono residenti di Fukushima che hanno perso i loro mezzi di sostentamento nel disastro del 2011.
  5. La radioattività di per sé è invisibile. A Fukushima, strane colonne bianche chiamate ““monitoring posts” per misurare le radiazioni atmosferiche sono diventate una scomoda caratteristica del paesaggio. Il governo vuole sbarazzarsene. I residenti insistono sul fatto che il disastro non è finito e che il governo deve prendersi cura della suo popolo, non ospitare una stravaganza sportiva che va a vantaggio solo di un’élite.
  6. Le persone che sono fuggite dalle radiazioni – spesso donne con bambini – hanno capito fin troppo bene fin dall’inizio l’assurdità dei Giochi ospitati a Tokyo. Ora la loro esistenza viene cancellata, con il governo che taglia gli aiuti per gli alloggi e riapre le zone di evacuazione obbligatorie che ritiene sicure per il ritorno. Ciò che è “sicuro” per il governo giapponese è 20 volte più basso rispetto agli standard internazionali.
  7. La mandated evacuation zone a Fukushima era troppo limitata fin dall’inizio e molte aree, comprese delle zone di Tokyo, dovrebbero essere designate come “radiation-controlled areas”,  dove di dovfrebbe essere addestrati alla sicurezza sul lavoro dalle radiazioni e indossare dispositivi individuali di protezione.
  8. Il governo giapponese e il Japan Olympic Committee (JOC), con l’implicita collaborazione del Comitato olimpico internazionale (CIO), hanno nascosto o distorto dati scomodi non solo per dichiarare la fine del disastro, ma per continuare con il programma nucleare nazionale. Infatti, i Giochi sono un’arma chiave per sopprimere le informazioni sulle radiazioni e sui loro effetti sulla salute. Nell’unico studio sulla salute su vasta scala condotto sul disastro nucleare, il governo nega costantemente un legame tra le radiazioni e la salute delle persone, nonostante un notevole aumento del cancro alla tiroide tra i bambini e i giovani.
  9. Il JOC afferma che i livelli di radiazione atmosferica a Fukushima e Tokyo non sono superiori a quelli di altre città del mondo. Ma i radionuclidi si spostano e ci sono molti siti di stoccaggio di scorie radioattive vicino alle sedi olimpiche, oltre a “hotspots” con contaminanti altamente radioattivi trasportati dal vento e distribuiti in modo non uniforme in tutto il Giappone orientale.
  10. Il JOC ha scelto dei siti a Fukushima per le partite olimpiche di softball e baseball. Come dice il proverbio, la miglior difesa è l’attacco. Per essere sicuri di segnare il punto, la torcia olimpica partirà da Fukushima, a soli 20 km (12 miglia) a sud della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono un disastro. E’ qualcosa di cui vuoi far parte?

di NoTokyo2020