Per mantenere l’aumento delle temperature entro gli 1,5° C, l’energia rinnovabile deve triplicare entro il 2030
Rapporto IRENA: ci vogliono 1.000 GW in più di energia rinnovabile all’anno entro il 2030
[22 Giugno 2023]
Il primo volume del World Energy Transitions Outlook (WETO) 2023 pubblicato oggi dall’International Renewable Energy Agency (IRENA)identifica il percorso da seguire per restare davvero entro gli 1,5° C di aumento della temperatura globale.
The WETO 2023: 1.5°C Pathway individua nell’elettrificazione e nell’efficienza i fattori chiave per la transizione, «Resi possibili dall’energia rinnovabile, dall’idrogeno pulito e dalla biomassa sostenibile» e ne raccomanda «L’implementazione in tutti i settori energetici».
Secondo la nuova pubblicazione di IRENA, «Sono stati compiuti alcuni progressi, principalmente nel settore dell’energia elettrica con aggiunte record di capacità rinnovabile globale di 300 gigawatt (GW) nel 2022. Tuttavia, il gap tra ciò che è stato realizzato e ciò che è necessario continua a crescere».
E l’International Renewable Energy Agency evidenzia che «Sono necessari obiettivi di energia rinnovabile più ambiziosi; il mondo deve aggiungere una media di 1.000 GW di capacità di energia rinnovabile all’anno entro il 2030, nonché aumentare in modo significativo l’uso diretto delle energie rinnovabili nei settori di utilizzo finale». Con la prevista approvazione del primo Global Stocktake alla COP28 Unfccc che si terrà negli Emirati Arabi Uniti, il WETO fornisce la necessaria chiarezza sulle azioni prioritarie da intraprendere e portare a compimento nei prossimi anni.
Il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera, ha sottolineato che «Stiamo affrontando la dura realtà che non siamo sulla buona strada per rispettare l’Accordo di Parigi. La nostra unica opzione è seguire il percorso scientifico più promettente, quello che pone l’energia rinnovabile al centro della soluzione, portando i Paesi alla sicurezza energetica, alla riduzione dei costi energetici e a uno sviluppo industriale lungimirante. La transizione energetica deve diventare uno strumento strategico per promuovere un mondo più equo e inclusivo. La COP28 e il Global Stocktake non devono solo confermare la nostra deviazione da un percorso di 1,5° C, ma anche fornire un piano strategico per riportarci sulla buona strada».
Il WETO fa notare che «Concentrarsi sui fattori abilitanti di un sistema dominato dalle energie rinnovabili può aiutare ad affrontare le barriere strutturali che ostacolano il progresso nella transizione energetica» e identifica gli ostacoli da superare e per rimettere in carreggiata il percorso degli 1,5° C: mancanza di infrastrutture fisiche; assenza di politiche e normative abilitanti; disallineamenti di competenze e capacità istituzionali.
Per IRENA, «Per aggiungere velocità e scala alla transizione energetica è necessario riscrivere la cooperazione internazionale. Questo richiede una valutazione dei ruoli e delle responsabilità delle entità nazionali e regionali, delle organizzazioni internazionali, delle istituzioni finanziarie internazionali e delle banche multilaterali di sviluppo, per garantire il loro contributo ottimale alla transizione energetica. Significa anche garantire che i fondi raggiungano i più vulnerabili del mondo».
Il WETO fornisce le analisi e le indicazioni giuste per la COP28 e invita il Presidente designato della COP28, l’emiratino Sultan al-Jaber, a «Costruire coalizioni che forniscano supporto end-to-end in tutto l’ecosistema delle energie rinnovabili e ci consentano di triplicare la capacità di energia rinnovabile come parte di una giusta transizione energetica che lascia nessuno indietro».
Il contestato presidente designato della COP28, al-Jaber, accoglie le raccomandazioni dell’IRENA e conclude: «Un obiettivo da solo non è sufficiente. Questo rapporto ci fornisce un solido percorso verso l’attuazione e accolgo con favore le raccomandazioni dell’IRENA. Ho chiesto di triplicare l’energia rinnovabile entro il 2030, il che è in linea con il report WETO dell’IRENA. La velocità con cui avviene la transizione energetica dipende dalla rapidità con cui possiamo introdurre gradualmente alternative a zero emissioni di carbonio, garantendo al tempo stesso la sicurezza energetica in modo che nessuno venga lasciato indietro.
Serve anche la volontà politica di creare le condizioni necessarie per aumentare rapidamente le energie rinnovabili. Questo deve creare le strutture per la consegna end-to-end e fornire i finanziamenti accessibili e convenienti necessari per le pipeline dei progetti. Per raggiungere i nostri obiettivi per il 2030, abbiamo bisogno di un’azione urgente per accelerare le espansioni dell’infrastruttura di rete, ridurre i tempi di autorizzazione e ridurre il costo del capitale nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. Sono stato lieto di riaffermare un recente impegno condiviso con l’Ue per garantire il massimo sostegno tra le parti alla COP28 per triplicare l’energia rinnovabile entro il 2030. La presidenza della COP28 ha anche annunciato questa settimana che il Kenya sosterrà la spinta dell’Africa per triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030».