Per raggiungere obiettivi low carbon dell’Ue, necessaria una rapida azione di finanziamento climatico
Altri investimenti per 177 miliardi di euro all'anno dal 2021-2030
[7 Luglio 2017]
«I Paesi europei devono accelerare rapidamente gli sforzi e definire i loro bisogni di investimento e piani per adattarsi ai loro obiettivi nel passaggio verso un’economia low carbon sostenibile e resiliente al clima». E’ quanto emerge dal briefing “Financing Europe’s low carbon, climate resilient future” pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), che sottolinea anche «La necessità di una chiara informazione sulle esigenze e le priorità degli investimenti per attirare finanziamenti privati».
L’Eea è convinta che una transizione tranquilla verso futuro low carbon costituisca una sfida importante per gli investimenti che dipende da «un sostanziale re-orientamento dei flussi finanziari verso investimenti più sostenibili». Il briefing si basa su un nuovo studio “Assessing the state-of-play of climate finance tracking in Europe” dal quale emerge che solo pochi paesi europei – Belgio, Estonia, Francia, Germania e Repubblica ceca – hanno trasformato gli obiettivi climatici e energetici in concrete esigenze d’investimento e scadenze e «Sembrano avere un approccio nazionale o una strategia in atto per tenere traccia delle spese relative alla mitigazione all’adattamento climatico».
Lo studio è un primo inventario su scala europea dello stato attuale del monitoraggio dei finanziamenti climatici nei 33 paesi membri dell’Eea che spiega: «L’obiettivo principale è stato quello di individuare i divari tra i dati e le conoscenze per il monitoraggio del finanziamento climatico interno».
Lo studio identifica «Una mancanza di preparazione e informazione a livello nazionale per quanto riguarda i bisogni totali di investimento stimati, nonché i loro volumi di spesa pianificati e attuali per scopi climatici e energetici. Di conseguenza, le stime dell’Unione europea relative ai fabbisogni totali di investimento finanziario per il clima non sono abbinati a valutazioni complementari nazionali».
Basandosi sull’esperienza degli Stati membri, il briefing Eeaindividua la necessità di realizzare sforzi nazionali e europei per rafforzare il monitoraggio delle politiche e iniziative nazionali in materia di finanza climatica. Inoltre, L’Eea chiede di sviluppare piani nazionali per aumentare i capitali per poter rispettare i loro obiettivi relativi al clima e all’energia, per rafforzare la fiducia degli investitori, aumentare l’attrattività degli investimenti e migliorare la certezza politica».
L’Unione europea ha stimato la necessità di investimenti in circa altri 177 miliardi di euro all’anno dal 2021-2030. L’Eea conclude: «Per colmare questo divario, saranno necessari finanziamenti sostanziali: un raddoppio degli attuali investimenti nell’energia rinnovabile e nell’efficienza energetica. Questo richiederà la mobilitazione di fondi pubblici e privati. Questi investimenti forniranno anche significativi vantaggi aggiuntivi, in termini di nuovi posti di lavoro, di riduzione della povertà energetica, di una maggiore sicurezza energetica e di una migliore qualità dell’aria».